Circolare monografica
PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

Le procedure disciplinari: l'impugnazione delle sanzioni disciplinari

Strumento di difesa che si esercita a posteriori rispetto al procedimento disciplinare

di Marta Goldin, Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 21 Luglio 2021
Le procedure disciplinari: l'impugnazione delle sanzioni disciplinari

L’analisi dell’impugnazione delle sanzioni disciplinari, porta a conclusione la tematica del procedimento disciplinare, esaminato nelle precedenti circolari monografiche in ogni sua fase: la contestazione disciplinare (Circolare Monografica del 9 giugno 2021, "Le procedure disciplinari: la contestazione"), la difesa del lavoratore (Circolare Monografica del 29 giugno 2021, "Le procedure disciplinari: la difesa del lavoratore")  e l’applicazione del provvedimento disciplinare (Circolare Monografica del 6 luglio 2021, "Le procedure disciplinari: l’applicazione della sanzione").

Come esposto nelle trattazioni su tali aspetti, la procedura prevista dall’art. 7 della Legge del 20 maggio 1970, n. 300 offre numerosi limiti alla discrezionalità del datore di lavoro nell’esercizio del potere disciplinare e presenta forti tutele per il lavoratore dipendente, con l’evidente finalità di limitare possibili abusi che possano pregiudicare la posizione del lavoratore stesso.

Nonostante ciò, l’ordinamento presenta una ulteriore forma di tutela volta alla contestazione delle sanzioni disciplinari intraprese dal datore di lavoro: l’impugnazione.

Si tratta di uno strumento di difesa che, a differenza di quelli precedentemente esaminati, si esercita a posteriori rispetto al procedimento disciplinare.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Impugnazione delle sanzioni disciplinari: lavoratore ha tre modalità di ricorso, incluso l'arbitrato. L'impugnazione può sospenderne l'applicazione e comporta spese di funzionamento del collegio.