Circolare monografica
IMPOSIZIONE FISCALE

Lavoratori all’estero: quale regime fiscale e contributivo applicare in caso di smart working?

Residenza fiscale e regime contributivo: focus sui chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

di Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 16 Luglio 2021
Lavoratori all’estero: quale regime fiscale e contributivo applicare in caso di smart working?

Si definisce lavoro agile (o smart working) quella modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.

Poiché, dunque, la prestazione lavorativa può essere ese­guita in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settima­nale, derivanti dalla legge e dalla contratta­zione collettiva, ben potrebbe essere resa anche all’estero.

Considerato che il lavoro all’estero porta con sé molteplici profili legati alla trasnazionalità della prestazione, con il presente contributo vogliamo definire quali siano i regimi fiscale e contributivo da applicare in tali situazioni, anche alla luce dell’impatto che l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19 ha portato sulla mobilità dei lavoratori, costringendoli, spesso a svolgere la propria prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede abituale.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato senza vincoli orari o spaziali, che favorisce la conciliazione tra vita e lavoro.