Bonus investimenti in beni immateriali 4.0. Credito d’imposta ridotto dal 2024
In base alle disposizioni di cui al comma 1058 della Legge n. 178/2020, Legge di Bilancio 2021, “alle imprese che effettuano investimenti aventi ad oggetto beni compresi nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, ovvero entro il 30 giugno 2024, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 20 per cento del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro (…)”.
La Legge n. 234/2021, Legge di Bilancio 2022, è intervenuta sul credito d’imposta, prorogandolo e rivedendo le aliquote agevolative per i beni 4.0.
Il D.L. n. 50/2022, Decreto “Aiuti”, all’art. 21, ha portato dal 20% al 50% la misura del credito d’imposta per le imprese che tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che il credito sia stato prenotato entro il 31 dicembre 2022) hanno effettuato investimenti in beni immateriali 4.0 (Allegato B, Legge n. 232/2016).
Da qui, è possibile riassumere le aliquote applicabili agli investimenti in parola.
Credito d’imposta beni strumentali
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Beni strumentali immateriali nuovi 4.0 (Allegato B, Legge n. 232/2016)
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Periodo investimento
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Agevolazione
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2022 (fino al 30 giugno 2023 con acconto e ordine entro 31 dicembre 2022)
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50% nel limite di spesa di 1 milione di euro (vedi art. 21 D.L. n. 50/2022)
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2023 (30 giugno 2024 con acconto e ordine entro fine 2023)
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20% nel limite di spesa di 1 milione di euro
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2024 (30 giugno 2025 con acconto e ordine entro la fine del 2024)
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15% nel limite di spesa di 1 milione di euro
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2025 (30 giugno 2026 con acconto e ordine entro la fine del 2025)
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10% nel limite di spesa di 1 milione di euro
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Dunque, rispetto agli investimenti 2022/2023, è corretto affermare che:
- per gli investimenti effettuati nel 2022 o nel termine lungo del 30 giugno 2023 (ordine accettato e pagamento acconti entro fine 2022), il bonus è pari al 50%;
- per gli investimenti effettuati nel 2023 (o nel termine del 30 giugno 2024 con acconto e ordine entro fine 2023), l’impresa potrà sfruttare l’aliquota agevolativa del 20%.
In sintesi, le imprese avranno tempo fino al 31 dicembre per effettuare o prenotare gli investimenti immateriali 4.0 per legittimare il diritto all’aliquota agevolativa rafforzata, 20% anziché 15% (vedi tabella).
Confermato l’obbligo di perizia asseverata
Le imprese sono tenute a produrre una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli nell’elenco di cui al citato Allegato B alla Legge n. 232/2016 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Si veda il comma 1062 della Legge n. 178/2020 e le ulteriori disposizioni in esso contenute.
Nel caso in cui l’interconnessione dei beni avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello della loro entrata in funzione è comunque possibile iniziare a fruire del credito d’imposta in misura ridotta ossia per la parte dell’agevolazione spettante di norma per gli investimenti ordinari.
Nuova Sabatini: ultimazione investimenti e contratti di finanziamento stipulati entro fine anno
Il 31 dicembre segna un’importante scadenza anche per quanto riguarda la Nuova Sabatini.
L’agevolazione Nuova Sabatini è disciplinata dall’art. 2 del D.L. n. 69/2013.
La misura mira a sostenere le PMI nell’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware - voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dello stato patrimoniale) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.
L’agevolazione è finalizzata:
• alla concessione finanziamenti agevolati da parte di banche e intermediari finanziari aderenti ad apposita convenzione con il MiSE, per investimenti in beni strumentali;
• all’accesso ad un contributo statale in conto impianti per gli investimenti nei beni strumentali in questione, parametrato a un tasso di interesse convenzionalmente assunto [pari al 2,75% annuo per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% (+30%) per gli investimenti “Industria 4.0”].
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “Industria 4.0”, che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017), sono individuati all’interno degli Allegati 6/A e 6/B alla circolare MiSE 15 febbraio 2017, n. 14036 e s.s.mm.ii. e circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823.
Tipologia di investimento effettuato
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Contributo in conto impianti
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Investimenti ordinari
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2,75%
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Investimenti 4.0 / Investimenti green (per gli investimenti green vedi Legge n.160/2019, art. 1, comma 227)
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3,575%
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Investimenti 4.0 nel Mezzogiorno (comma 226)
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5,50%
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Il D.L. n. 132/2023, c.d. Decreto “Proroghe”, all’art. 6-quater, post iter di conversione in Legge, è intervenuto sull’art. 1, comma 415, della Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022).
L’art. 1, comma 414, della Legge n. 197/2022, ha incrementato di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 le risorse stanziate dall’art. 2 del D.L. n. 69/2013 per la nuova Sabatini e al comma 415 ha prorogato di 6 mesi il termine per l’ultimazione degli investimenti per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Da qui, il Decreto “Proroghe” ha esteso:
- ai contratti di finanziamento stipulati anche dal 1° luglio al 31 dicembre 2023;
- la possibilità di concludere i lavori entro 18 mesi anziché entro gli ordinari 12.
Prima della modifica in parola, la proroga di 6 mesi del termine per l’ultimazione degli investimenti era limitata ai contratti di finanziamento stipulati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Si ricorda che le PMI che richiedono l’agevolazione sono tenute a completare il programma d’investimento entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione.
È presa in considerazione la data dell’ultimo titolo di spesa riferito al programma d’investimento o, nel caso di operazione di leasing finanziario, la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni.
La richiesta di erogazione del contributo, modulo RU, è da effettuarsi entro 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.
Dunque, con il Decreto “Proroghe”, per le iniziative di investimento con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, il termine di 12 mesi per l’ultimazione degli investimenti, previsto dall’art. 5, comma 5, del Decreto interministeriale 25 gennaio 2016 e dall’art. 9, comma 10, del Decreto interministeriale 22 aprile 2022, è prorogato di 6 mesi.
Di conseguenza, è prorogato di 6 mesi anche il termine per la trasmissione della richiesta di erogazione del contributo, da effettuarsi, come detto, entro 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.
Riferimenti normativi:
- Legge 30 dicembre 2021, n. 234;
- Legge 30 dicembre 2020, n. 178, commi da 1051 a 1063;
- D.L. 29 settembre 2023, n. 132, convertito dalla Legge 27 novembre 2023, n. 170;
- D.L. 17 maggio 2022, n. 50, convertito dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91;
- D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98;
- Agenzia delle Entrate, circolare 23 luglio 2021, n. 9/E.
Credito d’imposta beni immateriali 4.0. e Nuova Sabatini. La scadenza del 31 dicembre
di Andrea Amantea | 7 Dicembre 2023
Le imprese avranno tempo fino al 31 dicembre per effettuare o prenotare gli investimenti immateriali 4.0, per legittimare il diritto all’aliquota agevolativa rafforzata (20% anziché 15%) del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, ex Legge n. 178/2020. La scadenza di fine anno riguarda, seppur con effetti diversi, i contratti di finanziamento stipulati per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, rientranti nella c.d. Nuova Sabatini. Il D.L. n. 132/2023, c.d. Decreto “Proroghe”, infatti ha ampliato l’ambito oggettivo della proroga di 6 mesi per il completamento degli investimenti prevista in precedenza dalla Legge n. 197/2022.
Bonus investimenti in beni immateriali 4.0. Credito d’imposta ridotto dal 2024
In base alle disposizioni di cui al comma 1058 della Legge n. 178/2020, Legge di Bilancio 2021, “alle imprese che effettuano investimenti aventi ad oggetto beni compresi nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, ovvero entro il 30 giugno 2024, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 20 per cento del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro (…)”.
La Legge n. 234/2021, Legge di Bilancio 2022, è intervenuta sul credito d’imposta, prorogandolo e rivedendo le aliquote agevolative per i beni 4.0.
Il D.L. n. 50/2022, Decreto “Aiuti”, all’art. 21, ha portato dal 20% al 50% la misura del credito d’imposta per le imprese che tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che il credito sia stato prenotato entro il 31 dicembre 2022) hanno effettuato investimenti in beni immateriali 4.0 (Allegato B, Legge n. 232/2016).
Da qui, è possibile riassumere le aliquote applicabili agli investimenti in parola.
Credito d’imposta beni strumentali
Beni strumentali immateriali nuovi 4.0 (Allegato B, Legge n. 232/2016)
Periodo investimento
Agevolazione
2022 (fino al 30 giugno 2023 con acconto e ordine entro 31 dicembre 2022)
50% nel limite di spesa di 1 milione di euro (vedi art. 21 D.L. n. 50/2022)
2023 (30 giugno 2024 con acconto e ordine entro fine 2023)
20% nel limite di spesa di 1 milione di euro
2024 (30 giugno 2025 con acconto e ordine entro la fine del 2024)
15% nel limite di spesa di 1 milione di euro
2025 (30 giugno 2026 con acconto e ordine entro la fine del 2025)
10% nel limite di spesa di 1 milione di euro
Dunque, rispetto agli investimenti 2022/2023, è corretto affermare che:
In sintesi, le imprese avranno tempo fino al 31 dicembre per effettuare o prenotare gli investimenti immateriali 4.0 per legittimare il diritto all’aliquota agevolativa rafforzata, 20% anziché 15% (vedi tabella).
Confermato l’obbligo di perizia asseverata
Le imprese sono tenute a produrre una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli nell’elenco di cui al citato Allegato B alla Legge n. 232/2016 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Si veda il comma 1062 della Legge n. 178/2020 e le ulteriori disposizioni in esso contenute.
Nel caso in cui l’interconnessione dei beni avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello della loro entrata in funzione è comunque possibile iniziare a fruire del credito d’imposta in misura ridotta ossia per la parte dell’agevolazione spettante di norma per gli investimenti ordinari.
Nuova Sabatini: ultimazione investimenti e contratti di finanziamento stipulati entro fine anno
Il 31 dicembre segna un’importante scadenza anche per quanto riguarda la Nuova Sabatini.
L’agevolazione Nuova Sabatini è disciplinata dall’art. 2 del D.L. n. 69/2013.
La misura mira a sostenere le PMI nell’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware - voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dello stato patrimoniale) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.
L’agevolazione è finalizzata:
• alla concessione finanziamenti agevolati da parte di banche e intermediari finanziari aderenti ad apposita convenzione con il MiSE, per investimenti in beni strumentali;
• all’accesso ad un contributo statale in conto impianti per gli investimenti nei beni strumentali in questione, parametrato a un tasso di interesse convenzionalmente assunto [pari al 2,75% annuo per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% (+30%) per gli investimenti “Industria 4.0”].
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “Industria 4.0”, che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017), sono individuati all’interno degli Allegati 6/A e 6/B alla circolare MiSE 15 febbraio 2017, n. 14036 e s.s.mm.ii. e circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823.
Tipologia di investimento effettuato
Contributo in conto impianti
Investimenti ordinari
2,75%
Investimenti 4.0 / Investimenti green (per gli investimenti green vedi Legge n.160/2019, art. 1, comma 227)
3,575%
Investimenti 4.0 nel Mezzogiorno (comma 226)
5,50%
Il D.L. n. 132/2023, c.d. Decreto “Proroghe”, all’art. 6-quater, post iter di conversione in Legge, è intervenuto sull’art. 1, comma 415, della Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022).
L’art. 1, comma 414, della Legge n. 197/2022, ha incrementato di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 le risorse stanziate dall’art. 2 del D.L. n. 69/2013 per la nuova Sabatini e al comma 415 ha prorogato di 6 mesi il termine per l’ultimazione degli investimenti per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Da qui, il Decreto “Proroghe” ha esteso:
Prima della modifica in parola, la proroga di 6 mesi del termine per l’ultimazione degli investimenti era limitata ai contratti di finanziamento stipulati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Si ricorda che le PMI che richiedono l’agevolazione sono tenute a completare il programma d’investimento entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione.
È presa in considerazione la data dell’ultimo titolo di spesa riferito al programma d’investimento o, nel caso di operazione di leasing finanziario, la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni.
La richiesta di erogazione del contributo, modulo RU, è da effettuarsi entro 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.
Dunque, con il Decreto “Proroghe”, per le iniziative di investimento con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, il termine di 12 mesi per l’ultimazione degli investimenti, previsto dall’art. 5, comma 5, del Decreto interministeriale 25 gennaio 2016 e dall’art. 9, comma 10, del Decreto interministeriale 22 aprile 2022, è prorogato di 6 mesi.
Di conseguenza, è prorogato di 6 mesi anche il termine per la trasmissione della richiesta di erogazione del contributo, da effettuarsi, come detto, entro 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.
Riferimenti normativi:
Sullo stesso argomento:Beni strumentali
Quali sono i limiti temporali per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0 secondo la Legge n. 178/2020?
Il credito d'imposta è fruibile a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, ovvero entro il 30 giugno 2024 a condizione che sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Qual è la misura del credito d'imposta per gli investimenti immateriali 4.0 nel periodo 2022-2023 secondo il D.L. n. 50/2022?
La misura del credito d'imposta è del 50% nel limite di spesa di 1 milione di euro.
Qual è l'obbligo delle imprese riguardo alla perizia asseverata per i beni immateriali?
Le imprese sono tenute a produrre una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritto nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, che attesti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli nell'elenco di cui all'Allegato B alla Legge n. 232/2016 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Cosa disciplina l'agevolazione Nuova Sabatini secondo l'art. 2 del D.L. n. 69/2013?
L'agevolazione Nuova Sabatini mira a sostenere le PMI nell'acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali o immateriali a uso produttivo, fornendo finanziamenti agevolati e un contributo statale in conto impianti parametrato a tassi di interesse convenzionali.
Quali sono i principali interventi del Decreto “Proroghe” in merito agli investimenti per la Nuova Sabatini?
Il Decreto 'Proroghe' ha esteso la possibilità di concludere i lavori entro 18 mesi anziché entro gli ordinari 12 per gli investimenti con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. Inoltre, ha incrementato le risorse stanziate per la Nuova Sabatini per gli anni successivi.