Commento
FATTURAZIONE ELETTRONICA

Il punto su carburanti e fattura elettronica. Intervista al senatore Pichetto Fratin, promotore degli emendamenti

a cura di Sandra Pennacini | 17 Maggio 2018
Il punto su carburanti e fattura elettronica. Intervista al senatore Pichetto Fratin, promotore degli emendamenti

Dopo il 1° luglio 2018, sarà possibile continuare ad utilizzare la scheda carburante per documentare ai fini fiscali l’acquisto di benzina e gasolio ad uso autotrazione? La domanda è tornata a farsi di attualità dopo che nei giorni scorsi si è diffusa la notizia della presentazione - nell’ambito del Decreto d’urgenza Alitalia – di un emendamento in tal senso. Per meglio comprendere le richieste avanzate, l’iter procedurale che l’emendamento dovrà affrontare e le sue possibilità di accoglimento, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente al promotore dell’iniziativa, senatore Gilberto Pichetto Fratin, Commercialista, eletto nelle file di Forza Italia, che intende introdurre la possibilità di continuare ad utilizzare la scheda carburante sino a fine anno, e detassare il credito di imposta concesso agli esercenti la distribuzione di carburante.

D. Senatore, dietro sua iniziativa potrebbe intervenire una modifica alle norme che dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1° luglio 2018 in merito all’obbligo di certificare esclusivamente con fattura elettronica gli acquisti di benzina e gasolio ad uso autotrazione. Ci chiarisce quali sono le sue proposte?

R. L’intenzione è quella di introdurre una deroga al comma 920 dell’art. 1 della Legge n. 205/2017. In sostanza, si chiede di poter continuare ad utilizzare la scheda carburante, in alternativa alla fattura elettronica, per documentare le spese sostenute per l’acquisto di benzina e gasolio ad uso autotrazione. Quanto sopra per i rifornimenti effettuati dai titolari di partita IVA presso la rete distributiva stradale e autostradale, e sino al 31 dicembre 2018. Resta invece fermo l’obbligo di effettuare il pagamento di tali forniture esclusivamente con gli strumenti tracciabili previsti dalle nuove disposizioni, ovvero viene mantenuto il divieto di utilizzo di denaro contante. Non solo, riteniamo occorra anche intervenire sul meccanismo del credito di imposta, attualmente previsto nella misura del 50% delle commissioni sostenute dalla rete distributiva a fronte dei pagamenti ricevuti in moneta elettronica, sempre a partire dal 1 luglio 2018, escludendone espressamente la tassabilità.

D. Quali sono le ragioni che l’hanno indotta a proporre queste modifiche all’impianto di norma?

R. Mi sono giunte diverse sollecitazioni in merito, anche da colleghi Commercialisti. Un ruolo di rilievo spetta al rapporto intercorrente con l’onorevole Luca Squeri (FI), che ricopre la carica di Presidente Nazionale della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti (FIGISC) e vanta un’ampia esperienza nel settore. Seppure io sia il primo firmatario degli emendamenti, non è rilevante la paternità dell’iniziativa. Chiederò la sottoscrizione delle proposte avanzate a tutti i gruppi e ritengo che otterranno ampio consenso.

D. Entriamo negli aspetti tecnici: quale iter procedurale dovranno seguire gli emendamenti?

R. Attualmente l’unico provvedimento in corso è il cosiddetto “Decreto Alitalia”, inerente la proroga al prestito concesso. Pertanto, l’unico modo per apportare modifiche alla normativa vigente è quello di inserire un emendamento a tale decreto, seppure riguardi diversa questione. Devo precisare che ad oggi (16 maggio 2018 n.d.r.) gli emendamenti non sono ancora stati presentati, perché non sono ancora stati aperti i termini per farlo. Quando le proposte saranno presentate all’attenzione della Commissione Speciale, spetterà poi alla presidenza della stessa valutare se c’è la disponibilità ad “aprire” il Decreto Alitalia, aggiungendo altri temi. Attualmente in Commissione è in corso la discussione sul metodo del Decreto Alitalia. Superato questo step, se c’è il consenso ad aprire il provvedimento ad altre questioni, si entrerà nel merito. È chiaro che se nel frattempo dovesse essere formato il nuovo Governo, allora tutto il fascicolo nella sua interezza passerebbe direttamente in gestione a quest’ultimo, potendo essere gestito con un decreto “ad hoc”.

D. Ipotizzando di arrivare alla fase di analisi nel merito, ritiene che vi sia convergenza sulle sue proposte?

R. Credo che sia possibile raggiungere una maggioranza sufficiente all’approvazione, poiché sul punto ritengo vi sia ampia convergenza politica. Occorrerà comunque ottenere parere favorevole dal Governo attualmente in carica, fermo restando che, anche in caso di parere negativo, la Commissione potrebbe approvare ugualmente. Ottenere il parere del Governo in carica è comunque un passaggio obbligato ed opportuno, anche ai fini della valutazione dell’impatto finanziario delle disposizioni.

D. Approfondiamo l’aspetto della copertura finanziaria

R. La valutazione della copertura finanziaria è in corso. Certamente occorre rivedere l’aspetto delle entrate, alla luce del minor gettito atteso derivante dalla non tassabilità del credito di imposta. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto di concedere l’uso della carta carburante fino a fine 2018, non si ravvisano particolari necessità di copertura, poiché la tracciabilità dei pagamenti dovrebbe essere di per sé stessa sufficiente a scongiurare comportamenti illeciti.

D. Ipotizziamo lo scenario peggiore. Gli emendamenti non vengono ammessi al Decreto Alitalia e ancora non viene formato un nuovo Governo che possa occuparsi della questione. Quali alternative restano?

R. Allo stato attuale purtroppo non sussistono ulteriori alternative. In questo particolare momento ci troviamo di fronte a ineludibili scogli di carattere procedurale. Per quanto anche colleghi di forze politiche diverse dalla mia dimostrino sensibilità al tema, e quindi vi sia convergenza di intenti, le due strade esposte - ovvero l’accoglimento degli emendamenti nell’ambito del Decreto Alitalia o la presa in carico della questione da parte di un nuovo Governo - sono le uniche tecnicamente percorribili.

D. Andiamo oltre alle specificità del settore carburante, proiettandoci nell’ambito dell’impianto della normativa che regola nel suo insieme la fatturazione elettronica obbligatoria. Qual è la sua posizione in merito?

R. Ritengo che si possa certamente discutere sulla gradualità di introduzione dell’obbligo, ma la fattura elettronica è comunque il futuro. L’impianto non è in discussione, non possiamo fermare quello che è il cambiamento della nostra società.

D. Cosa può dirci in merito alle problematiche emerse in merito alle nuove norme che legano la detraibilità dell’IVA assolta sugli acquisti alla ricezione della fattura, mentre l’esigibilità è legata alla data di emissione della stessa? Più parti ravvedono in questo meccanismo una violazione al meccanismo di neutralità dell’imposta sul valore aggiunto

R. Più che un problema di neutralità, eventualmente esiste una questione di differibilità. Sul punto ritengo che sarà possibile intervenire in futuro, attraverso atti regolamentari. Così come con Provvedimenti e Circolari sono già stati trattati e modificati diversi aspetti legati alla fatturazione elettronica, ritengo che altrettanto si potrà fare in seguito, affrontando anche questo aspetto. Non abbiamo ritenuto opportuno toccare l’argomento nell’ambito degli emendamenti in corso di presentazione poiché non possiamo in questa sede, per le limitazioni di carattere procedurale già esposte, allargare troppo la sfera dell’intervento. In questo momento l’unica cosa che possiamo fare è tentare di intervenire “chirurgicamente” per risolvere le problematiche più impellenti.

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