Lo schema di decreto di attuazione della Riforma del reddito d’impresa e di lavoro autonomo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile scorso, non è ancora giunto in Gazzetta. Ciò è imputabile a una serie di criticità che sono state successivamente rilevate dalla Commissione, principalmente nell’ambito della riscrittura del contrasto all’elusione nell’utilizzo delle perdite e in ordine al nuovo istituto della scissione con scorporo, argomenti dei quali, dal momento che sono ancora in corso confronti all’interno dell’amministrazione finanziaria per la stesura definitiva dell’articolato, non è ancora possibile effettuare una disamina. Nel corso dell’incontro sono state invece approfondite le novità sostanzialmente consolidate nel testo del 30 aprile. Il reddito d’impresa inizia il suo percorso verso l’omogeneizzazione con il risultato d’esercizio, con conseguente riduzione delle variazioni in aumento e diminuzione in dichiarazione. Assai rilevanti sono poi le modifiche alle operazioni straordinarie, principalmente volte a superare criticità concettuali da anni segnalate dalla dottrina. Notevole anche la rivisitazione del reddito di lavoro autonomo e conseguente riformulazione dell’art. 54 TUIR, che vede introdotte semplificazioni e razionalizzazioni nella determinazione della base imponibile di professionisti e artisti. Via libera alle operazioni di riorganizzazione dell’attività professionale, essendo stata introdotta la tanto richiesta neutralità fiscale. Tutte le novità sono state passate in rassegna in modo sistematico e schematico, ampio spazio è stato riservato alla trattazione dei quesiti dei partecipanti pervenuti in diretta.
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