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MANOVRA 2025

Depositato alla Camera il testo della manovra di Bilancio 2025

24 Ottobre 2024
Depositato alla Camera il testo della manovra di Bilancio 2025

In data 23 ottobre 2024, il Presidente della Repubblica ha approvato il testo della Legge di Bilancio 2025: le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento - secondo quanto viene riferito - dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l’8 e il 10 novembre p.v.

Di seguito, gli elementi più rilevanti del provvedimento:

  • cambia il meccanismo che consente di rafforzare la busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo. Confermate le attuali aliquote Irpef e alzata la base delle detrazioni sul lavoro da € 1.880 ad € 1.955. Fino ad € 20.000 di reddito, si prevede il riconoscimento di un bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno:
  1. 7,1% fino ad € 8.500,
  2. 5,3% tra € 8.500 ed € 15.000,
  3. 4,8% tra € 15.000 ed € 20.000. Superato questo importo si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: € 1.000 tra € 20.000 ed € 32.000, e poi un decalage fino ad € 40.000.
  • il bonus mamme lavoratrici con almeno due figli è esteso anche alle autonome. A decorrere dall’anno 2025 è riconosciuto, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, e autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Le lavoratrici devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino ai dieci anni del figlio più piccolo e, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino ai 18 anni del figlio più piccolo. L’esonero contributivo spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di € 40.000 su base annua;
  • al fine di rafforzare l’orientamento e la formazione al lavoro per le donne vittime di violenza e favorire l'effettiva indipendenza economica e l'emancipazione delle stesse, il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, è incrementato di 3 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025;
  • per i premi e le somme erogati negli anni 2025, 2026 e 2027 l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, è ridotta al 5%;
  • le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 non concorrono, per i primi due anni dalla data di assunzione, a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di € 5.000 annui.  L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore non rileva ai fini contributivi;
  • prorogata per il prossimo triennio la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni (cd. maxideduzione).

Legge di Bilancio 2025 - Testo depositato alla Camera il 23 ottobre 2024

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Questo documento fa parte del FocusManovra 2025