La Cassazione - con sentenza 7 agosto 2024, n. 22362 - ha stabilito che il datore di lavoro non può pretendere di farsi remunerare, mediante trattenute in busta paga, i costi di gestione amministrativa idonei a evadere la richiesta di cessione del quinto dello stipendio.
Al riguardo, la Suprema Corte ha ricordato che la cessione del quinto dello stipendio è un istituto giuridico non estraneo al rapporto di lavoro, che impone al datore l'obbligo di predisporre quanto dovuto per adempiere correttamente alla richiesta avanzata dal lavoratore.
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