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FINE RAPPORTO DI LAVORO

Rifiuto del trasferimento e legittimità del licenziamento del lavoratore

19 Febbraio 2024
Rifiuto del trasferimento e legittimità del licenziamento del lavoratore

La Cassazione - con sentenza n. 3929/2024 – ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che rifiuta il trasferimento presso nuova sede lavorativa e cambia l'orario di lavoro senza un accordo con il datore di lavoro.

Al riguardo, la Suprema Corte ricorda l’art. 2103 cod. civ., che recita “Il lavoratore non può essere trasferito da un’unità produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive”.

In buona sostanza, un dipendente può essere trasferito solo a condizione che il datore di lavoro possa dimostrare:

  • l’inutilità di tale dipendente nella sede di provenienza;
  • la necessità della presenza di quel dipendente, con la sua particolare professionalità, nella sede di destinazione;
  • la serietà delle ragioni che hanno fatto cadere la scelta proprio su quel dipendente e non su altri colleghi che svolgano analoghe mansioni.

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