Esonero contributivo integrale fino a 3.000 euro annui, per un massimo di 36 mesi, in caso di assunzione di colf e badanti per l’assistenza ad anziani non autosufficienti. La novità è parte del pacchetto di emendamenti al DdL di conversione del D.L. n. 48/2023 approvati dalla Commissione Affari sociali del Senato.
Trova spazio tra gli emendamenti al Decreto “Lavoro” approvati in Commissione Affari sociali del Senato il nuovo esonero contributivo previsto per il triennio 2023-2025 in favore delle famiglie che assumono addetti all’assistenza di anziani non autosufficienti. Nulla di fatto, invece, per il raddoppio del tetto di deducibilità dei contributi previdenziali da 1.549,37 a 3.000 euro che, in fase di inizio lavori, sembrava essere l’ipotesi più concreta per agevolare il lavoro domestico.
Nel dettaglio, gli emendamenti prevedono ora un esonero contributivo del 100% per 36 mesi, con un massimo di 3.000 euro annui. Il bonus si applica per assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni.
L’esonero contributivo non potrà essere applicato nei seguenti casi:
La decontribuzione dovrebbe affiancarsi alla deducibilità parziale dei contributi di colf e badanti, riconosciuta fino ad un massimo di 1.549,37 euro (limite come detto, rimasto inalterato).
Questo documento fa parte del FocusDECRETO LAVORO
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