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LAVORO AGILE

Smart working: accordi individuali e semplificazioni dopo il 31 marzo

14 Marzo 2022
Smart working: accordi individuali e semplificazioni dopo il 31 marzo

Con il prossimo 31 marzo, ovvero con la fine dell’emergenza a causa del Covid-19, cessa anche la disciplina semplificata per le comunicazioni relative ai lavoratori in smart working. Attualmente, infatti, è permesso alle aziende di far lavorare i dipendenti da remoto senza la sottoscrizione di accordi individuali e di comunicare in modo massivo, tramite l’applicativo informatico dedicato su Cliclavoro, i dati anagrafici dei lavoratori interessati, tramite l’invio di un unico file excel.

Dal 1° aprile, l’accordo individuale che dovrà necessariamente disciplinare alcuni aspetti della legge n. 81/2017, sarà l’unico documento necessario per attivare lo smart working: pertanto le aziende, per farsi trovare pronte alla suddetta scadenza, potrebbero limitarsi a sottoscrivere tali accordi, completando la procedura con la comunicazione telematica semplificata. Va in questa direzione l’emendamento al decreto Sostegni ter, molto atteso dalle imprese e predisposto proprio in queste ore dal ministero del Lavoro, che prevede che il datore di lavoro dovrà comunicare, in via telematica, al ministero del Lavoro, i soli «nominativi dei lavoratori e la data di inizio e cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile», e non tutti i Pdf degli accordi individuali (che dovranno in ogni caso essere conservati dall’azienda).

Si attende poi un DM approvato dal Ministero del lavoro con le modalità di comunicazione. Considerando però che i tempi sono molto ristretti (conversione del D.L. Sostegni ter entro il 28 marzo e scadenza del periodo di emergenza al 31 marzo) è piuttosto improbabile che il suddetto DM venga predisposto in tempo per il 1° aprile e a tendere potrebbe intravedersi un periodo transitorio che permetta di mantenere le attuali procedure fino alla definizione di tutte le semplificazioni.

Chiaro è che la semplificazione in arrivo di cui sopra, qualora approvata, non incide sulla necessità di predisporre gli accordi individuali, che restano comunque obbligatori.

Questo documento fa parte del FocusCORONAVIRUS