Il Consiglio di Stato - con Ordinanza del 17 settembre 2021, n. 5130 - è intervenuto sulla questione inerente la riservatezza dei dati sanitari in caso di utilizzo del green pass, respingendo l'appello di alcuni cittadini italiani che avevano lamentato, tra l'altro, la violazione delle norme in materia di privacy.
Al riguardo, il CdS ha precisato che il rischio che la certificazione verde comprometta la sicurezza nel trattamento dei dati sensibili ha carattere meramente potenziale: infatti, l'attuale sistema di verifica del possesso del green pass non sembra rendere conoscibili ai terzi il concreto presupposto dell'ottenuta certificazione.
Infine, il Consiglio di Stato ha ricordato che la certificazione verde "rientra in un ambito di misure, concordate e definite a livello europeo e dunque non eludibili, anche per ciò che attiene la loro decorrenza temporale, e che mirano a preservare la salute pubblica in ambito sovrannazionale per consentire la fruizione delle opportunità di spostamenti e viaggi in sicurezza riducendo i controlli".
Questo documento fa parte del FocusCORONAVIRUS
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