L’Agenzia delle Entrate - con la risposta all’Interpello del 16 luglio 2019, n. 248 - ha precisato che i contributi rimborsati al titolare dell’impresa agricola da parte del collaboratore familiare non sono deducibili in sede di dichiarazione dei redditi.
Com'è noto, in caso di impresa familiare artigiana o commerciale, il titolare dell’impresa è obbligato al versamento dei contributi previdenziali anche per i familiari che collaborano nell’impresa; tuttavia, stante il fatto che il titolare ha diritto di rivalsa sui collaboratori stessi, sono tali ultimi soggetti che potranno portare in deduzione i contributi versati nel caso in cui il titolare dell’impresa artigiana o commerciale abbia effettivamente esercitato detta rivalsa.
L’assenza di una disciplina esplicita del diritto di “rivalsa” nella disciplina giuridica dei contributi previdenziali versati dai titolari di imprese familiari in agricoltura in favore dei collaboratori/coadiutori, ad avviso della scrivente non consente il riconoscimento della deducibilità IRPEF di tali contributi, sia da parte dell’imprenditore agricolo che del familiare collaboratore.
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