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PROFESSIONISTI

L'equo compenso senza pace

A un anno dall'entrata in vigore della legge n. 49/2023 il punto sull'attuazione. Tra limiti e ostacoli la giusta remunerazione ancora non decolla

di Simona D'Alessio | 20 Maggio 2024
L'equo compenso senza pace

Spegne la sua prima «candelina» la legge sull'equo compenso per le prestazioni effettuate per conto di imprese bancarie e assicurative, per le loro società controllate e mandatarie e, nel complesso, per le realtà produttive con più di 50 addetti, oppure che abbiano conseguito un fatturato superiore ai 10 milioni nell'anno antecedente a quello in cui si sono avvalsi dell'attività del professionista: il 20 maggio dello scorso anno, infatti, la disciplina sulla giusta remunerazione degli iscritti a Ordini, Collegi e dei lavoratori autonomi riuniti in associazioni (legge 49/2023 ) entrava in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

La legge sull'equo compenso per professionisti e autonomi, applicabile a imprese con più di 50 addetti o fatturato superiore a 10 milioni, è entrata in vigore il 20 maggio dell'anno scorso.

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