Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 21 giugno 2024, n. 553

di Benedetta Cargnel | 21 Giugno 2024
Rassegna di Giurisprudenza 21 giugno 2024, n. 553

Il Fatto

Un lavoratore del pubblico impego adiva il Tribunale per ottenere il riconoscimento di mansioni superiori.

Il Tribunale e la Corte d’Appello accoglievano la domanda e il datore ricorreva per cassazione.

Il Diritto

La corte osserva che i giudici di merito dopo avere correttamente interpretato le disposizioni normative e contrattuali che vengono in rilievo  per il caso di specie ed indicato  le modalità di calcolo, ha accertato, in punto di fatto ed esaminando le buste paga prodotte, che l’amministrazione per il periodo di svolgimento delle mansioni superiori, pur avendo quantificato esattamente il differenziale, aveva poi errato al momento della liquidazione dello stipendio mensile, perché aveva omesso di corrispondere la posizione economica spettante per la qualifica di inquadramento, ritenendo, erroneamente, che la stessa fosse assorbita dalla indennità di mansioni superiori.

La corte pertanto rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Un lavoratore ottiene riconoscimento di mansioni superiori, ma il datore ricorre in cassazione. La corte rigetta il ricorso, osservando errori nella liquidazione dello stipendio mensile.