Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 22 settembre 2023, n. 514

di Benedetta Cargnel | 22 Settembre 2023
Rassegna di Giurisprudenza 22 settembre 2023, n. 514

Il Fatto

Un professionista si opponeva avverso l’avviso di addebito emesso dall’INPS, per il pagamento di somme dovute a titolo di contributi e sanzioni dovuto alla gestione separata.

Il Tribunale e la Corte d’Appello rigettavano la domanda ritenendo prescritti i contributi.

INPS ricorreva per cassazione.

Il Diritto

La corte rileva che In tema di sospensione della prescrizione dei contributi dovuti dai professionisti a seguito di iscrizione alla gestione separata di cui all', della Legge n. 335 del 1995, non è configurabile un automatismo tra la mancata compilazione del quadro RR nella dichiarazione dei redditi e l'occultamento doloso del debito contributivo. La corte ricorda peraltro  che il dolo, relativo all’occultamento del debito, ex art. 2941 comma 1 n. 8 , richieda una intenzionalità del comportamento non correlabile esclusivamente alla mera mancata compilazione di una parte della dichiarazione dei redditi.

La corte pertanto rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Un professionista contesta l'addebito INPS, ma il tribunale e la corte ritengono prescritti i contributi. La Corte di Cassazione conferma il rigetto del ricorso.