Tra le novità in materia di reddito di lavoro dipendente in vigore dal 2025, la legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio 2025) ha ridisegnato la disciplina in materia di fringe benefits nel caso di concessione di veicoli ad uso promiscuo. Come noto, la disciplina di regola applicabile prevede il calcolo forfetario della parte di retribuzione in natura derivante dall’uso promiscuo del veicolo sulla base delle tabelle nazionali annualmente elaborate dall’ACI. Le modifiche introdotte dal legislatore all’articolo 51, comma 4, del TUIR prevedono, nella gran parte dei casi, un incremento della percentuale da considerare ai fini del calcolo del valore imponibile. Ma, oltre al suddetto aggravio fiscale, le disposizioni in vigore dal 2025 prevedono che la nuova disciplina si applica ai veicoli di nuova immatricolazione concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025. Il problema riguarda però le concessioni con contratti dal 2025, relative ai veicoli immatricolati precedentemente, il cui trattamento fiscale è tutt’altro che agevole se si tiene conto dell’interpretazione fornita in passato dall’Agenzia delle entrate in occasione di una modifica, mutatis mutandis, analoga a quella che ci occupa. Ma andiamo con ordine.
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