Commento
AGEVOLAZIONI

Detassazione mance: i dipendenti possono rinunciare all’imposta sostitutiva

di Ada Ciaccia | 1 Febbraio 2023
Detassazione mance: i dipendenti possono rinunciare all’imposta sostitutiva

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che le “somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici” (c.d. “mance”), versate a favore di titolari di reddito di lavoro dipendente del settore privato non superiore a € 50.000 nelle strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande costituiscono redditi di lavoro dipendente; sono assoggettate ad un’imposta sostitutiva pari al 5%; sono escluse dalla retribuzione imponibile ai fini previdenziali/assistenziali e dei premi INAIL e non sono computate ai fini del calcolo del TFR. Esse inoltre, concorrono alla formazione del reddito rilevante per il riconoscimento di deduzioni, detrazioni, e/o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, quando è richiesto un determinato requisito reddituale.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Legge di Bilancio 2023 introduce un’imposta sostitutiva del 5% sulle mance per i lavoratori del settore turistico e della ristorazione, con reddito dipendente fino a 50.000 euro.