La Legge di Bilancio 2023 sta compiendo il suo iter legislativo in Parlamento per divenire legge dello Stato italiano a partire dal 1° gennaio 2023. Si tratta del primo vero banco di prova del neopresidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che auspica un iter veloce e senza troppi emendamenti. Come appreso nelle ultime settimane, tra le numerose norme in ambito fiscale, altrettanto importanti e sostanziosi sono le novità in ambito lavoro e previdenza. Infatti, in materia di assunzioni il Governo ha previsto, per l’anno 2023, l'esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Mentre in ambito previdenziale è prevista la reintroduzione dell’”Opzione donna”, l’incremento delle pensioni minime e la proroga dell’Ape sociale. Non solo, per il solo 2023, per favorire il meccanismo di flessibilità in uscita dal lavoro, il Governo ha reinserito il meccanismo di pensionamento delle Quote, con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi (c.d. “Quota 103”).
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