In base all’ultimo orientamento dell’INPS, qualora un soggetto sia costretto a stare in quarantena in quanto venuto a contatto con un potenziale contagiato, il periodo trascorso tra le mura domestiche è considerato “malattia” con relativo riconoscimento dell’indennità. Questo accadeva, però, solo nel 2020, poiché per quest’anno, a causa di mancanza di fondi, occorre gestire tale periodo di quarantena in modo diverso.
La nuova regola, inoltre, vale esclusivamente per i lavoratori del comparto privato perché nel pubblico impiego permane la copertura ai sensi dell’art. 87, comma 1 , del D.L. n. 18/2020. L’evoluzione normativa ha interessato in particolar modo la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro che, con l’Approfondimento del 1° settembre 2021, ha evidenziato tutte le criticità gestionali e le “discriminazioni” tra lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e tra le varie tipologie di assenza.
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