A causa della pandemia da Coronavirus che ha interessato l’Italia a partire dal mese di febbraio in poi, con l’art. 93 del D.L. n. 34/2020 (cd. “Decreto Rilancio”), convertito con modificazioni in Legge n. 77/2020 , il Governo ha apportato una modifica interessante ai contratti a termine. In particolare, per far fronte al riavvio delle attività in conseguenza all'emergenza epidemiologica da COVID-19, è stato concesso di prorogare o rinnovare contratti a tempo determinato per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta, pur sempre nel rispetto del termine di durata massima di 24 mesi, senza necessità delle causali di cui all’art. 19, comma 1, dello stesso D.Lgs. n. 81/2015. Tale opportunità era stata concessa inizialmente fino al 30 agosto 2020. Successivamente, però, il D.L. n. 34/2020 (cd. “Decreto Rilancio”, convertito con modificazioni in Legge n. 77/2020 , ha risolto la rigidità della norma prorogando la novità fino al 31 dicembre 2020. Ora, con la bozza della Legge di Bilancio 2021, l’Esecutivo intende nuovamente prorogare il predetto termine fino a 31 marzo 2021, alla luce della nuova ondata pandemica.
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