Lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, deliberato il 31 gennaio 2020, e valevole fino al 15 ottobre 2020, ha avuto effetti particolari anche per quanto riguarda il settore scolastico e, nello specifico, quello che concerne la prestazione lavorativa dei docenti e del personale ATA. Infatti, durante i mesi di lockdown, il corpo docenti è stato impegnato a terminare l’anno scolastico mediante insegnamento a distanza, ossia in “smart working”. Ciò in conseguenza dell’art. 87 del D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”), convertito con modificazioni in Legge n. 27/2020 , il quale stabilisce che il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorative nelle P.A., quindi anche per il personale ATA. Come si concilia, quindi, la predetta norma con il ritorno in classe previsto per il 14 settembre 2020 nella maggior parte delle regioni d’Italia?
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