Ogni anno, il tema degli ammortizzatori sociali è uno dei principali ambiti d’interesse della Legge di Bilancio. Non fa, dunque, eccezione la Legge 29 dicembre 2022, n. 197, cosiddetta Legge di Bilancio 2023, che introduce novità di rilevo per l’anno 2023.
Per l’anno in corso, infatti, viene prorogato il trattamento di sostegno del reddito di cui all’articolo 44 del D.L. 28 settembre 2018, n. 109 (Trattamento straordinario di integrazione salariale per le imprese in crisi), convertito, con modificazioni, dalla Legge 16 novembre 2018, n. 130, per un massimo complessivo di autorizzazione del trattamento straordinario di integrazione salariale di 12 mesi.
Occorre, inoltre, ricordare che rimane in vigore anche il disposto dell’articolo 1, comma 129, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (cd. Legge di Bilancio 2022) che aveva disposto la proroga, per gli anni 2022, 2023 e 2024, delle disposizioni di cui all’articolo 22-bis del D.Lgs. n. 148/2015, prevedendo la possibilità, per le imprese con rilevanza economica strategica anche a livello regionale e con rilevanti problematiche occupazionali, di richiedere un ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale, in deroga ai limiti massimi di durata.
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