Nel 2022 sono numerose le novità che interessano i redditi di lavoro dipendenti ed influenzano, di conseguenza, le retribuzioni dei lavoratori e i valori netti percepiti. Se, tuttavia, alcune di queste sono già in vigore dal 1° gennaio, altre vedranno la luce dal mese di marzo.
Per effetto delle disposizioni di cui alla Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022), infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2022, al fine di ridurre il c.d. cuneo fiscale, è stato rivisto il sistema di imposizione fiscale sui redditi delle persone fisiche, rimodulando da 5 a 4 gli scaglioni di reddito e le relative aliquote Irpef.
Inoltre, sempre a decorrere dal 1° gennaio, viene disposta l’abrogazione dell’ulteriore detrazione e riformata la platea dei beneficiati del trattamento integrativo di cui al D.L. 5 febbraio 2020, n. 3.
Sono, poi, state apportate fondamentali variazioni alle modalità di calcolo delle detrazioni d’imposta spettanti per familiari a carico.
Se, dunque, da un lato vengono mantenuti i criteri di determinazione delle stesse sino al 28 febbraio 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022, in ragione dell’introduzione anche dell’assegno unico e universale per i figli, le detrazioni per figli a carico saranno assorbite in questo nuovo strumento (e si assisterà anche al venir meno del più conosciuto Assegno al Nucleo Familiare).
Alla luce della profonda revisione del sistema fiscale e di sostegno ai redditi, di seguito forniamo un’analisi delle novità e dei riflessi inerenti alla loro applicazione pratica nei confronti dei lavoratori dipendenti, in ragione dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con Circolare del 18 febbraio 2022, n. 4/E.
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