La disciplina della somministrazione di lavoro a tempo determinato ha subito una lunga evoluzione, che rispecchia i mutamenti del mercato del lavoro e della realtà politico-sociale. Da ultimo, non è rimasta insensibile neppure all’avvento della pandemia Covid-19, che ha portato con sé una serie di rilevanti novità. Tale tipologia di contratto deve indubbiamente la sua “fortuna” alla sua flessibilità, configurandosi come uno strumento capace di soddisfare le esigenze di organizzazione agile dell’impresa. Di qui il largo utilizzo che ne viene fatto.
Si ricorda che la legge 23 luglio 2021, n. 106, di conversione del D.L. 25 maggio 2021, n. 73 (cd. decreto “Sostegni-bis”), ha comportato la modifica dell’articolo 19 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, in materia di contratto a tempo determinato, introducendo una nuova “causale”, che va ad aggiungersi alle altre espressamente previste.
Si esamina la disciplina vigente della somministrazione di lavoro a termine con un taglio estremamente pratico, fornendo una serie di risposte ai quesiti più ricorrenti.
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