La legge di bilancio 2021 (art. 1, commi da 20 a 22-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha introdotto, tra le tante iniziative di contenimento della pandemia, una misura dedicata ai lavoratori autonomi e ai professionisti. Si tratta dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali dovuti per l’anno di competenza 2021, da versare con le rate o gli acconti con scadenza ordinaria entro il 31 dicembre 2021.
Per potere fruire dell’esonero, è necessaria la coesistenza delle due condizioni “reddituali”: nel periodo d'imposta 2019, il reddito complessivo non deve superare 50.000 euro e deve sussistere un calo del fatturato o dei corrispettivi nell'anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli dell'anno 2019. Per gli iscritti all’INPS, è necessaria la regolarità contributiva.
La norma è stata istituita con la legge di Bilancio 2021, ma solo di recente è stato firmato il decreto interministeriale attuativo. Restiamo in attesa della procedura operativa (probabilmente sarà gestita dall’INPS per gli iscritti alla gestione separata e dalle singole Casse di previdenza per gli altri professionisti), ma soprattutto dell’autorizzazione UE, che risulta ancora pendente.
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