Con Circolare del 6 maggio 2020, n. 11/E, a seguito dell’emanazione del cosiddetto “Decreto Cura Italia”, D.L. 17 marzo 2020, n. 18 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e del D.L. 8 aprile 2020, n. 23, recante “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti interpretativi, anche sotto forma di risposte a quesiti, sull’applicazione delle predette normative.
Tra questi aspetti, l’Istituto si sofferma sull’analisi dei premi relativi a polizze stipulate a copertura del rischio di contrarre il virus Covid-19, al fine di verificare se le stesse possano essere ricomprese nell’ambito di applicazione dell’articolo 51, comma 2 , lettera f-quater), del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 e, dunque, non concorrere alla formazione del reddito imponibile da lavoro dipendente dei lavoratori interessati.
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