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EMERGENZA CORONAVIRUS

Decreto “Rilancio”: lo smart working nel settore privato dopo la legge di conversione

Analisi delle modifiche all’istituto dello smart working, applicato a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19

di Federico Gavioli | 23 Luglio 2020
Decreto “Rilancio”: lo smart working nel settore privato dopo la legge di conversione

Il decreto “Rilancio” dispone in materia di smart working , in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, la  sua applicazione da parte dei datori di lavoro privati ad ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla normativa vigente e introducendo un diritto allo svolgimento del lavoro in modalità agile in favore dei genitori di figli minori di anni 14, nonché per i  lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio Covid-19.

L’art. 90 del D.L. n. 34/2020, c.d. decreto “Rilancio” nella versione convertita in legge, dispone importanti modifiche all’istituto dello smart working, applicato a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, anche nel settore privato.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'articolo 18 della legge n. 81/2017 definisce il lavoro agile come modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, con possibili incentivi fiscali o contributivi. Il decreto Rilancio estende il diritto allo smart working nel settore privato, consentendo la prestazione in modalità agile anche senza accordi individuali.