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EMERGENZA CORONAVIRUS

Principio di condizionalità e Covid-19: come sono cambiate le politiche attive del lavoro

L’intervento normativo ed il principio di condizionalità

a cura di studiomarini.net | 1 Giugno 2020
Principio di condizionalità e Covid-19: come sono cambiate le politiche attive del lavoro

Lo stato emergenziale da rischio contagio ha, inevitabilmente, modificato il principio di condizionalità che è alla base delle politiche attive del lavoro, ex D.Lgs. n. 150/2015.

Com’è noto, per i soggetti che si avvalgono delle prestazioni di sostegno al reddito, sussistono degli obblighi di carattere normativo, relativamente al rispetto:

  • di quanto fissato nel patto di servizio personalizzato,
  • dei meccanismi necessari di inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro.

Tutte le disposizioni di contrasto al rischio contagio da Covid-19 hanno puntato al distanziamento sociale, al divieto di assembramento, allo smart working: in tal senso, sono stati sospesi (prima dal decreto legge “Cura Italia”, poi dal decreto legge “Rilancio”) i termini di presentazione nei vari servizi per l’impiego, in capo ai beneficiari di prestazione sostegno al reddito. Tale sospensione ha investito anche i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150 norma le politiche attive del lavoro e la condizionalità per i beneficiari di sostegno al reddito, ma la pandemia Covid-19 ha modificato tale principio.