Circolare monografica
IMPOSIZIONE FISCALE

Buoni pasto e servizio mensa: i nuovi limiti di esenzione

Ridefinite le disposizioni di cui all’art. 51, comma 2 TUIR in tema di somministrazione di vitto da parte del datore di lavoro a dipendenti e collaboratori

di Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 7 Febbraio 2020
Buoni pasto e servizio mensa: i nuovi limiti di esenzione

Tra le principali novità introdotte dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160, cd. Legge di Bilancio 2020, l’art. 1 comma 677 ridisegna le disposizioni di cui all’art. 51, comma 2 lett. c) del TUIR in tema di somministrazione di vitto da parte del datore di lavoro a dipendenti e collaboratori.

Se, infatti, da un lato aumentano da 7 euro a 8 euro giornalieri le soglie di esenzione fiscale previste nel caso di utilizzo di buoni pasto elettronici, dall’altro il buono pasto cartaceo sarà fiscalmente esente fino al limite di 4 euro (rispetto ai 5,29 euro fissati sino al 2019).

Il testo illustra l'utilizzo dei buoni pasto, i destinatari e le normative fiscali. Vengono specificati i limiti di esenzione fiscale per buoni pasto cartacei ed elettronici.

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