Quesito
IVA

Operazioni effettuate (con rappresentante fiscale ovvero identificazione diretta IVA) da soggetto non stabilito ai fini IVA in Italia

di Stefano Setti | 5 Febbraio 2020
Operazioni effettuate (con rappresentante fiscale ovvero identificazione diretta IVA) da soggetto non stabilito ai fini IVA in Italia

Si chiede se la prassi prevista dalla risoluzione 20 febbraio 2015, n. 21/E, sia tuttora in vigore. Succede infatti sempre più spesso che negli acquisti su marketplace di Amazon il venditore intracomunitario:

a.    emetta fattura senza IVA con l’indicazione “Inversione contabile - Art. 194 della Dir. n. 2006/112/CE” e partita IVA italiana “normale” (si presume quindi con stabile organizzazione) tipo P. IVA ITxxxxxxx0042

oppure

b.    emetta fattura senza IVA con l’indicazione “Inversione contabile - Art. 194 della Dir. n. 2006/112/CE” e partita IVA italiana di soggetto direttamente identificato tipo “VAT No. ITxxxxxxx9993.

Si ritiene che entrambe le fattispecie siano errate; la prima dovrà contenere l’addebito dell’IVA (normale fattura interna), mentre la seconda dovrà obbligatoriamente contenere la partita IVA dello Stato comunitario del cedente (Francia, Polonia, Germania ecc.).

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