Se un lavoratore rientra in Italia nel 2025 e lavora per la stessa società per la quale aveva già lavorato in un periodo non immediatamente precedente al trasferimento all’estero, il requisito minimo di residenza fuori dall’Italia, al fine di fruire del nuovo regime degli impatriati (ex D.Lgs. n. 209/2023), è di 6 periodi d’imposta. Lo chiarisce l’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 41 del 20 febbraio 2025, precisando che il periodo minimo si allunga a 7 anni soltanto se il lavoratore aveva già lavorato per la stessa società o gruppo societario.
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