La Legge di Bilancio 2025 in vigore dal 1° gennaio 2025, prevede importanti novità anche per i bonus edilizi e in particolare per la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ex art. 16-bis del TUIR e gli interventi di riqualificazione energetica (c.d. ecobonus di cui alla Legge n. 296/2006, commi 344-347).
Le modifiche prevedono, per le spese sostenute quest’anno, un sostanziale appiattimento delle due agevolazioni in misura pari al:
Con riferimento alle spese sostenute nel 2026 e 2027, l’aliquota scende, sia per il c.d. “bonus casa” che per l’ecobonus rispettivamente al:
Sotto il profilo del ritorno fiscale si equipara in tutto e per tutto il vantaggio conseguibile con le due agevolazioni che, tuttavia, richiedono adempimenti decisamente diversi.
Solo per l’ecobonus, infatti:
In questi termini, pare evidente la convenienza per i contribuenti a virare sulla detrazione edilizia ex art. 16-bis TUIR per beneficiare di un alleggerimento degli oneri burocratici e dei relativi costi. Ragionamento analogo può riproporsi per altre misure, ad esempio il sismabonus con le relative asseverazioni a comprova del miglioramento della sicurezza sismica degli immobili ristrutturati. Un comportamento di questo tipo, pur incentivato dalle logiche di convenienza economica sottese alla novella normativa, stride tuttavia, con la direzione tracciata sul piano comunitario con la direttiva Case green della UE.
Sullo stesso argomento:Spese per interventi di recupero edilizio
Questo documento fa parte del FocusBonus ediliziCredito d’imposta ZESManovra 2025
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati