Un’ipotesi che ricorre di frequente nel caso dei giovani medici prevede in un primo tempo l’apertura della partita IVA, al termine della laurea e successiva abilitazione alla professione, per il conseguimento di redditi di lavoro autonomo (sostituzioni di medici di medicina generale, incarichi di guardia medica, ecc.) seguita dalla “sospensione” dell’attività in seguito all’ingresso nella scuola di specializzazione scelta, remunerata con borsa di specializzazione. Vediamo insieme le conseguenze sul piano dichiarativo del succedersi di tali eventi ed i riflessi sullo status di figlio a carico.
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