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Superbonus, un disperato “click day” per la cessione dei crediti

4 Aprile 2024
Superbonus, un disperato “click day” per la cessione dei crediti

Non riuscire ad inviare tutte le comunicazioni entro il 4 aprile 2024, significa compromettere del tutto la possibilità di cedere il credito con il rischio di perdita del beneficio fiscale in caso di incapienza in dichiarazione dei redditi.

Il testo finale del D.L. n. 39/2024 (c.d. “Salva Conti”) ha stretto ancor di più le maglie sul versante delle tempistiche di presentazione delle comunicazioni delle opzioni per la cessione/sconto all’Agenzia delle Entrate relative alle:

  • spese sostenute nel corso del 2023;
  • rate residue delle spese sostenute negli anni precedenti (2020 - 2021 - 2022).

La norma esclude l’applicabilità dell’istituto della remissione in bonis relativamente a questo adempimento. Pertanto:

  • tali comunicazioni devono essere inviate necessariamente nel termine ultimo del 4 aprile 2024;
  • in caso di invio tardivo, l’opzione si rende inefficace.

Ma non solo, l’art. 2, comma 2 , del D.L. n. 39/2024 precisa che:

  • per le comunicazioni presentate tra il 1° aprile (giorno successivo all’entrata in vigore del D.L. n. 39/2024) e il 4 aprile 2024,
  • il termine ultimo per la loro sostituzione mediante procedura telematica sarà comunque quello del 4 aprile 2024 (non opera quindi, il consueto “termine lungo” del 5 maggio 2024, altrimenti applicabile).

Detto in altri termini, la norma vieta con riferimento all’adempimento in commento, non solo di ritardare la trasmissione della comunicazione di opzione, ma anche di sbagliarne la compilazione. La commissione di errori in buona fede causati dalla fretta di inviare le comunicazioni, unita al caos normativo sottostante, quindi, non sarà scusata.  

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Questo documento fa parte del FocusSuperbonus 2024