Non riuscire ad inviare tutte le comunicazioni entro il 4 aprile 2024, significa compromettere del tutto la possibilità di cedere il credito con il rischio di perdita del beneficio fiscale in caso di incapienza in dichiarazione dei redditi.
Il testo finale del D.L. n. 39/2024 (c.d. “Salva Conti”) ha stretto ancor di più le maglie sul versante delle tempistiche di presentazione delle comunicazioni delle opzioni per la cessione/sconto all’Agenzia delle Entrate relative alle:
La norma esclude l’applicabilità dell’istituto della remissione in bonis relativamente a questo adempimento. Pertanto:
Ma non solo, l’art. 2, comma 2 , del D.L. n. 39/2024 precisa che:
Detto in altri termini, la norma vieta con riferimento all’adempimento in commento, non solo di ritardare la trasmissione della comunicazione di opzione, ma anche di sbagliarne la compilazione. La commissione di errori in buona fede causati dalla fretta di inviare le comunicazioni, unita al caos normativo sottostante, quindi, non sarà scusata.
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