Il c.d. “Decreto Milleproroghe ” ha esteso la possibilità di usufruire del ravvedimento operoso speciale - entro il 2 aprile 2024 - anche per le violazioni delle dichiarazioni presentate relative al periodo d’imposta 2022.
L’istituto, con riferimento ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate, consentiva di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, purché tali dichiarazioni fossero state validamente presentate.
Benefici - L’agevolazione consiste nel pagamento delle sanzioni nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile. In caso di rateazione delle somme, il mancato pagamento, anche parziale, di una rata entro il termine di scadenza della rata successiva comporta la perdita del beneficio della dilazione e le somme residue sono iscritte a ruolo con applicazione della sanzione ordinaria e degli interessi.
Per quali violazioni - Era possibile regolarizzare per gli anni 2021 e pregressi e lo è per il 2022:
Non era possibile sanare e non lo è nemmeno per il 2022:
La misura non è utilizzabile per:
L'applicazione - a una lettura prudente della norma e del sito web dell'Agenzia appena aggiornato (sezione Ravvedimento speciale) - sembra limitata alle violazioni del periodo di imposta 2022. Stante l’approssimarsi della scadenza del 2 aprile 2024, sarebbe auspicabile un’interpretazione ufficiale. Non è ben chiaro quindi ancora oggi il perimetro applicativo della fattispecie prorogata (art. 3 del D.L. n. 215/2023).
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