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Modello IVA 2024: l’indicazione degli acquisti intracomunitari di beni nel quadro VJ

7 Febbraio 2024
Modello IVA 2024: l’indicazione degli acquisti intracomunitari di beni nel quadro VJ

In sede di compilazione del rigo VJ9 bisogna indicare gli acquisti intracomunitari di beni, compresi quelli di oro industriale, argento puro, rottami e altri materiali di recupero, telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop, dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione.

Ricordiamo che ai sensi dell'art. 38, comma 2 D.L. n. 331/1993: “Costituiscono acquisti intracomunitari le acquisizioni, derivanti da atti a titolo oneroso, della proprietà di beni o di altro diritto reale di godimento sugli stessi, spediti o trasportati nel territorio dello Stato da altro Stato membro del cedente, nella qualità di soggetto passivo d'imposta, ovvero dall'acquirente o da terzi per loro conto”.

Dalla lettura della norma emerge che, affinché si concretizzi un acquisto intracomunitario (in cui il soggetto passivo cessionario risulti debitore d'imposta), è necessario che sussistano le seguenti condizioni:

  • l'operazione deve avvenire a titolo oneroso e deve avere a oggetto un bene mobile materiale; pertanto non rientrano in questa casistica gli acquisti di beni immobili, di beni immateriali, di beni ceduti a titolo gratuito;
  • acquisizione della proprietà o di altro diritto reale di godimento;
  • movimentazione del bene, che deve essere trasferito da un altro Stato Ue nel territorio italiano; ne deriva, dunque, che se un soggetto passivo identificato in Italia acquista beni da un altro operatore Ue senza che vengano trasportati in Italia, tale operazione non costituisce un acquisto intracomunitario e pertanto la tassazione avverrà nell'altro Stato membro;
  • il cedente e il cessionario devono essere soggetti passivi d'imposta.

Ai sensi della normativa vigente, sono considerati acquisti intracomunitari i semplici trasferimenti (da un altro Stato membro nel territorio dello Stato) di beni rientranti nell'esercizio di impresa provenienti da un'altra impresa esercitata dallo stesso soggetto nell'altro Stato membro: si tratta sostanzialmente del cosiddetto trasferimento "interno". Sono, inoltre, considerati acquisti intracomunitari le introduzioni di beni in deposito (non deposito IVA, di cui si tratterà nel seguito) presso un operatore italiano.

Per contro, non costituiscono acquisti intracomunitari:

  • i beni introdotti in Italia presso un deposito IVA;
  • i beni introdotti in Italia oggetto di perizie, di perfezionamento o di manipolazioni, a condizione che vengano successivamente rinviati nello Stato Ue di provenienza al committente soggetto passivo;
  • i beni introdotti nel territorio dello Stato per essere installati, montati o assiemati da parte del fornitore estero o per suo conto per la successiva cessione;
  • i beni costituiti da gas introdotto in Italia tramite un sistema di gas naturale situato nel territorio Ue, costituiti da energia elettrica, calore e freddo, introdotti tramite reti di riscaldamento o di raffreddamento;
  • i beni ceduti da soggetti comunitari che beneficiano nel proprio Stato dell'esonero previsto per le piccole imprese.

Esempio di compilazione

Un soggetto passivo italiano acquista beni dalla Germania presso un soggetto passivo ivi stabilito per 30.000 euro. Il cedente Ue tedesco fattura gli importi senza applicare l’IVA, mentre il cessionario italiano integra la fattura a norma dell’art. 46 del D.L. n. 331/1993.

Supponiamo che l’operazione sconti l’aliquota IVA ordinaria del 22% e che l’imposta (30.000 x 22% = 6.600 euro) sia integralmente detraibile.

In sede di compilazione della dichiarazione annuale IVA l’operazione va gestita:

  • nel rigo VF13 del quadro VF,
  • nel rigo VF28 campo 1 e 2 del quadro VF,
  • nel rigo VJ9 del quadro V,

come di seguito evidenziato.

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Questo documento fa parte del FocusDichiarazione IVA 2024