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Dichiarazione IVA 2024 e quadro VQ: come indicare i versamenti periodici omessi

26 Gennaio 2024
Dichiarazione IVA 2024 e quadro VQ: come indicare i versamenti periodici omessi

Il quadro VQ, introdotto per la prima volta nella dichiarazione IVA 2020, consente ai soggetti passivi interessati di determinare il credito maturato a seguito di versamenti di imposta periodica non spontanei ovvero ripresi dopo la sospensione per eventi eccezionali, relativi ai periodi di imposta precedenti a quello della dichiarazione.

Nel quadro VQ della dichiarazione IVA 2024 (periodo di imposta 2023) occorre quindi indicare, fra l’altro, l’ammontare dell’IVA periodica, relativa al periodo di imposta cui si riferiscono gli omessi versamenti, che è stata versata dal soggetto passivo a seguito del ricevimento di:

  • comunicazioni di irregolarità (c.d. “lettere di compliance”);
  • notifica di cartelle di pagamento;
  • ripresa dei versamenti dopo la sospensione per eventi eccezionali.

Nel quadro VQ il contribuente è tenuto ad indicare i versamenti periodici omessi allo scopo di:

  • evidenziare i crediti emergenti da tali tipi di versamento;
  • consentirne lo scomputo nel quadro VL nella misura in cui i versamenti siano stati effettuati, anche a seguito della ripresa dei versamenti dopo l’eventuale sospensione per eventi eccezionali avvenuta negli anni precedenti.

Nell’ipotesi di rateazione a seguito degli esiti del controllo automatizzato derivante dall’omesso versamento dell’IVA periodica, il credito IVA da versamenti omessi si costituisce nel momento e nella misura in cui vengono eseguiti i pagamenti, anche se a distanza di anni (si veda Interpello 27 febbraio 2020, n. 81 ).

A titolo esemplificativo, supponiamo che nell’anno 2022 un contribuente – a liquidazione IVA trimestrale – non abbia provveduto al versamento del debito emergente (5.000 euro) dalla liquidazione IVA del terzo trimestre, mentre ha correttamente versato il debito emerso nel primo (2.000) e secondo (3.000) trimestre 2022 (tralasciamo, per semplicità nei calcoli, gli interessi dovuti). Supponendo che dal quadro VL3 della dichiarazione 2023 fosse emersa una imposta dovuta per 9.200 euro, nel caso tutti i versamenti fossero stati effettuati, sarebbe emerso un credito annuale di 800 euro.

Tuttavia, alla luce dell’omesso versamento, non sanato nei termini della presentazione della dichiarazione IVA 2022, la stessa è stata presentata tenendo conto dei seguenti valori:

  • IVA dovuta: 9.200 euro;
  • IVA versata: 5.000 euro;
  • Credito IVA annuale: zero.

Se il contribuente, a seguito di avviso bonario, ha provveduto integralmente al versamento del dovuto (in giugno 2023, e quindi, successivamente al 30 aprile) occorre procedere alla compilazione del quadro VQ come segue:

Si noti che il credito derivante dalla somma degli importi indicati nella colonna 8 dei righi VQ1-VQ5 di tutti i moduli compilati senza barrare la colonna 11 ("Gruppo") è riportato nel rigo VL12 campo 1 e concorre alla determinazione del saldo annuale IVA.

Questo documento fa parte del FocusDichiarazione IVA 2024