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Superbonus, due vie per il recupero della detrazione 2022 non ceduta

23 Gennaio 2024
Superbonus, due vie per il recupero della detrazione 2022 non ceduta

Sono purtroppo molti i contribuenti che si trovano nella situazione di aver sostenuto negli anni passati spese agevolate con il Superbonus senza poi riuscire, a causa dell’impasse del mercato dei crediti, a trovare un acquirente per i relativi crediti. Vediamo insieme cosa fare per non perdere i benefici nel caso di soggetto incapiente con spese sostenute nel 2022.

Nel dettaglio, supponendo che le spese siano state saldate con bonifico bancario o postale parlante, e che ricorrano tutti gli altri requisiti previsti dalla disciplina per la spettanza dell’agevolazione, le strade che si offrono al contribuente sono sostanzialmente due:

  1. da una parte portare le spese in detrazione dalla dichiarazione dei redditi 2024 ed optare per la rateizzazione in 10 anni anziché in 4 ordinari (cfr. art. 2, comma 3-sexies  D.L. n. 11/2023, come convertito in Legge n. 38/2023 ). Operativamente, l’opzione si esercita indicando “1” nelle colonne relative al numero rata presenti nei modelli dichiarativi, nel dettaglio:
    • in caso di super ecobonus: in colonna 7 dei righi da E61 a E62 del modello 730 (oppure righi da RP61 a RP64 nel caso in cui si utilizzi il modello Redditi PF);
    • in caso di super sismabonus, bonus barriere architettoniche, fotovoltaico e accumulo: in colonna 8 dei righi da E41 a E43 del 730 (oppure nei righi da RP41 a RP47 di Redditi PF 2024).
    • nella colonna relativa all’anno di sostenimento della spesa va indicato ovviamente “2022”;
  2. dall’altra, mantenere la detrazione in 4 rate annuali, fruendo della seconda rata direttamente nei modelli 730 o Redditi PF 2024 e recuperando la prima rata, relativa al periodo d’imposta 2022, mediante presentazione di un modello 730 o Redditi PF 2023 integrativo a favore del contribuente.

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Questo documento fa parte del FocusSuperbonus 2024