La Legge di bilancio 2024 non ha più riproposto l’estensione dell’esonero dal pagamento dell’IREPF per coltivatori diretti ed IAP che, quindi, dovranno tornare a versare le imposte sul reddito catastale generato dai terreni condotti.
Questo esonero si protraeva dal periodo d’imposta 2017. Infatti la legge di Bilancio per il 2017 aveva previsto che: “per gli anni 2017, 2018 e 2019, i redditi dominicali e agrari non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola” e questa disposizione era stata estesa annualmente dalle successive leggi di bilancio.
A partire dal periodo d’imposta 2024 si tornerà, invece, alla normale gestione tributaria di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali (IAP). Pertanto i redditi fondiari derivanti dal reddito agrario e dal reddito dominicale dei terreni condotti torneranno a concorrere alla determinazione della base imponibile.
Dal punto di vista strettamente operativo, visto che l’agevolazione era esistente per il periodo d’imposta 2023, nelle dichiarazioni dei redditi che si andranno a compilare nei prossimi mesi sarà ancora necessario barrare l’apposita casella del quadro A del modello Redditi per poter fare sì che i redditi dominicali ed agrari, comunque indicati, non concorrano alla determinazione della base imponibile IRPEF.
Si ricorda, inoltre, che per il periodo d’imposta 2024, saranno modificati i prospetti di riparto delle società semplici agricole dove veniva indicata la quota di reddito catastale, quella imponibile e quella non imponibile, considerato che la società semplice può avere soci non coltivatori diretti o IAP che dichiaravano il reddito fondiario e soci coltivatori diretti o IAP che invece erano esonerati.
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Questo documento fa parte del FocusManovra 2024
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