Il 26 luglio 2023, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo correttivo della Riforma del lavoro sportivo, entrato in vigore l’1 luglio 2023. Con questo ultimo Decreto, sono state introdotte diverse novità che riguardano le ASD e le SSD, oltre ai loro lavoratori.
Attività Secondarie e Strumentali - Una delle principali modifiche riguarda la disciplina delle attività secondarie e strumentali delle Società Sportive Dilettantistiche (SSD) e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). Queste attività, come sponsorizzazioni, promo pubblicitari, cessione di diritti, gestione di impianti e indennità per la formazione degli atleti, sono state ridefinite e ristrutturate per adattarsi alle nuove disposizioni. La riforma ha stabilito possono svolgere attività “diverse, secondarie e strumentali” solo se esplicitamente previste dallo statuto e nei limiti quantitativi fissati successivamente attraverso un Decreto. Ad esempio, per il terzo settore, il limite per le entrate o i costi complessivi è stabilito al 30%. Tuttavia, le attività secondarie e strumentali derivate da rapporti di sponsorizzazione e promo pubblicitari, cessione di diritti, indennità legate alla formazione degli atleti e gestione di impianti e strutture sportive non sono considerate ai fini della determinazione di tali limiti.
Iscrizione e Cancellazione dal Registro - Con il nuovo provvedimento, è stata estesa l’iscrizione al Registro anche alle cooperative e agli Enti iscritti al RUNTS, che esercitano attività di interesse generale nell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche. Questa estensione consente a un’ampia gamma di realtà di operare all’interno del comparto sportivo dilettantistico, favorisce la diversificazione e l’inclusione di nuove tipologie di organizzazioni. Allo stesso tempo, la mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, come il mancato rispetto, per due esercizi consecutivi, dei criteri relativi ai limiti all’esercizio di attività secondarie e strumentali diverse dall’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, comporta l’inammissibilità della richiesta di iscrizione o, nel caso in cui la registrazione sia già avvenuta, la cancellazione d’ufficio dallo stesso.
Destinazione degli Utili - La riforma ha concesso alle SSD e alle ASD di ripartire gli utili in maniera più dinamica e in linea con le loro esigenze e attività. La ripartizione degli utili è ora possibile nella misura massima del 50% entro il limite massimo dell’interesse dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato e dell’80% per le realtà che gestiscono impianti e piscine.
La Riforma Lavoro Sportivo del 2023 ha introdotto modifiche significative anche per il lavoro sportivo, includendo nuove figure professionali e nuove modalità di lavoro:
Questo documento fa parte del FocusRiforma dello Sport
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