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Amazon: acquisto di beni da fornitore estero con IVA esposta

1 Settembre 2023
Amazon: acquisto di beni da fornitore estero con IVA esposta

In linea generale, nel caso di acquisto da soggetti esteri (sia comunitari che extracomunitari), la fattura ricevuta non dovrebbe riportare l’IVA. Talvolta accade tuttavia che venga recapitato un documento di acquisto con l’imposta esposta, facendo sorgere gli immediati dubbi circa le modalità di registrazione della fattura e dei relativi adempimenti.

Al riguardo occorre distinguere a seconda che l’imposta applicata in fattura sia:

  • quella italiana;
  • oppure quella del Paese estero del fornitore.

Fattura estera con applicazione dell’IVA italiana.

Se un soggetto passivo IVA nazionale riceve una fattura con IVA italiana è necessario verificare in primis il luogo di stabilimento del fornitore:

  • se il fornitore estero è stabilito in Italia (stabile organizzazione o branch), il documento emesso è corretto e va trattato come un normale acquisto di beni o servizi da fornitore italiano, detraendo l’IVA sugli acquisti. L’esempio più frequente è quello delle fatture di acquisto ricevute da Amazon EU S.a.r.l. Succursale Italiana;
  • diversamente, se il soggetto estero è solamente identificato in Italia oppure ha solo nominato un rappresentante fiscale, l’addebito IVA è errato, poiché si applica la rivalsa dell’imposta verso un soggetto titolare di partita IVA che viene invece parificato ad un privato. La fattura è quindi formalmente errata e deve essere corretta.

La strada più agevole da seguire è quella di contattare il fornitore chiedendogli lo storno e la riemissione del documento in modo corretto. Spesso, tuttavia, per gli acquisti su Amazon ciò si traduce in ripetuti rimpalli tra il venditore stesso e la piattaforma di e-commerce che compromettono la risoluzione del problema.

Sarà allora necessario seguire la strada dettata dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 21/E del 2015 per cui il contribuente deve:

  • assolvere l’imposta con il meccanismo del reverse charge;
  • assumere come base imponibile il totale della fattura estera (base imponibile indicata + IVA erroneamente applicata);
  • il costo fiscalmente deducibile sarà comprensivo dell’IVA italiana erroneamente esposta.

Fattura estera con applicazione dell’IVA estera.

Tale ipotesi è frequente nel caso in cui uno dei soggetti non sia iscritto al VIES (requisito sostanziale per la realizzazione di operazioni intracomunitarie) oppure non abbia adeguatamente segnalato tale informazione all’interno del proprio profilo di Amazon business.

Il contribuente dovrà allora:

  • registrare la fattura solo in contabilità generale (non nei registri IVA), indicando il costo comprensivo dell’IVA estera;
  • senza effettuare l’integrazione del documento in contabilità e presentare il modello Intrastat.

Se il committente estero ha addebitato l’IVA estera in fattura, l’operazione può essere assimilata ad un acquisto di beni non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia. Conseguentemente, come chiarito con la recente circolare 26/E/2022 “gli acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia (ai sensi degli articoli da 77-octies del decreto IVA) costituiscono oggetto di comunicazione solo quando di importo superiore ad euro 5.000”.