Il 1° luglio è entrata in vigore la tanto attesa riforma dello sport che modifica integralmente la disciplina in merito al rapporto di lavoro, agli aspetti previdenziali e assicurativi e il regime fiscale.
Il Consiglio dei Ministri aveva approvato a fine maggio un nuovo decreto correttivo (il secondo) che interviene in modo considerevole sui Decreti legislativi (nn. 36/2021, 37/2021, 38/2021, 39/2021 e 40/2021) attuativi della Legge delega n. 86/2019 e vertenti, in sintesi, sui seguenti temi:
adottati tutti il 28 febbraio 2021. Il decreto correttivo era in attesa del parere consultivo delle commissioni parlamentari e della definitiva approvazione in seno al Consiglio dei Ministri, avvenuta nella seduta n. 45 del 26 luglio 2023. Nel comunicato stampa "Disposizioni in materia di enti, società, professioni e infrastrutture in ambito sportivo", si legge, infatti, che il CdM "ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40. Il testo ha ottenuto l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome e della Conferenza unificata e tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti".
L'ultimo passo è, dunque, la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Questo documento fa parte del FocusRiforma dello Sport
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