Il quadro RS (Aiuti di Stato) nel Modello Redditi PF 2023 e il codice residuale “999”

La compilazione del prospetto sugli aiuti di Stato per le agevolazioni non espressamente indicate nella tabella codici aiuti di Stato è sempre critica.

Quello che è certo è che non deve essere utilizzato il codice “999” (e quindi il prospetto non deve essere compilato), nei seguenti casi:

• aiuti di Stato e aiuti de minimis fruibili ai fini di imposte diverse da quelle sui redditi (es. le agevolazioni utilizzabili ai fini IRAP, istituite da leggi statali e regionali, che vanno indicate nel modello IRAP);
• aiuti di Stato e aiuti de minimis fruibili in diminuzione dei contributi previdenziali;
• aiuti di Stato e aiuti de minimis fruibili in diminuzione delle imposte sui redditi subordinati alla presentazione di apposita istanza, ai sensi dell’art. 9 del D.M. 31 maggio 2017, ad Amministrazioni diverse dall’Agenzia delle Entrate (es. l’agevolazione ZFU, in quanto, pur rappresentando un aiuto fiscale de minimis, non rientra tra gli aiuti automatici, essendo subordinata a un apposito provvedimento di attribuzione adottato dal Ministero dello Sviluppo economico);
• le agevolazioni esposte nei quadri della presente dichiarazione non qualificabili come aiuti di Stato o aiuti de minimis (es. il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo di cui all’art. 3 del D.L. n. 145/2013, in quanto tale misura non presenta profili di selettività ma ha una portata generale e, pertanto, non costituisce un aiuto di Stato; non va nemmeno registrato nel Registro nazionale degli aiuti di Stato ai sensi dell’art. 3 del D.M. 31 maggio 2017);
• gli importi residui utilizzati nel periodo d’imposta relativi ad aiuti di Stato e aiuti de minimis i cui presupposti si sono realizzati nei precedenti periodi d’imposta.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con riferimento alla compilazione del modello REDDITI 2021, che nel prospetto aiuti di Stato del quadro RS non devono essere indicati (FAQ - risposte Agenzia delle Entrate 28 luglio 2021):

• le indennità di 600,00 euro erogate dall’INPS (non trattandosi di aiuti fiscali automatici ai sensi dell’art. 10 del D.M. 31 maggio 2017, n. 115);
• i finanziamenti garantiti dal Fondo centrale di garanzia.

Il prospetto deve essere compilato con riferimento agli aiuti di Stato i cui presupposti per la fruizione si sono verificati nel periodo d’imposta 20220. Il quadro va compilato anche in caso di aiuti maturati nel 2022, per i “solari”, ma non fruiti nel 2022.

Per i contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate, le istruzioni precisano che al fine di stabilire il momento da cui decorre l’obbligo di compilazione del prospetto è necessario far riferimento:

• alla data di erogazione del contributo;
• se il beneficiario ne ha richiesto l’utilizzo sotto forma di credito d’imposta, alla data di riconoscimento del credito.

Il prospetto va compilato anche con riferimento agli aiuti già indicati nei relativi quadri del modello REDDITI 2023 (es. nel quadro RF o RU). In alcuni casi la compilazione del rigo RS401 colonna 1 è chiara. Ad esempio, in merito al credito d’imposta per investimenti pubblicitari, viene affermato che se è presente il codice credito “E4” nel rigo RU1 colonna 1 e nel rigo RU5 colonna 3 è indicato il credito maturato, deve essere presente anche un rigo RS401 colonna 1 che assume valore 56.

Le istruzioni precisano poi che, anche se non hanno trovato evidenziazione negli altri quadri della dichiarazione, vanno dichiarati nel prospetto:

• i contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate (identificati con i codici aiuto da 20 a 23 e da 27 a 40);
• l’aiuto identificato dal codice “42”, vale a dire la definizione agevolata delle somme dovute a seguito di controllo automatizzato delle dichiarazioni;
• l’aiuto identificato dal codice “73”, vale a dire il credito d’imposta per i soggetti che hanno versato il canone RAI.

Tali aiuti non dovrebbero tuttavia essere indicati nel quadro RS se oggetto dell’autodichiarazione ex D.M. 11 dicembre 2021.