Assegnazione beni S.n.c.: un caso pratico

L’art. 1, comma 100-106, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023) ha riproposto l’operazione di assegnazione e cessione di beni ai soci. Essa deve avvenire entro il 30 settembre 2023.

Per le operazioni in esame, le società interessate sono tenute a versare le imposte sostitutive dovute:

• per il 60% entro il 30 settembre 2023;
• per il rimanente 40% entro il 30 novembre 2023.

Secondo la circolare 1° giugno 2016, n. 26, i benefici di legge sono condizionati all’indicazione delle somme assoggettate ad imposta sostitutiva nell’apposito prospetto della dichiarazione - quadro RQ (e non, quindi, al versamento dell’imposta). Con Interpello 2 settembre 2022, n. 443 (riferita al riallineamento dei valori civili e fiscali), l’omessa compilazione del quadro RQ con i valori assoggettati ad imposta sostitutiva può essere regolarizzata con la remissione in bonis.

Esempio - Una S.n.c. ha due soci con quote pari al 52% e 48%. Secondo l’art. 1, comma 100 della Legge n. 197/2022, le agevolazioni sono concesse alla condizione che i soci siano iscritti a libro soci, ove prescritto, al 30 settembre 2022. Per le società di persone non obbligate alla tenuta del libro soci, secondo la circolare dell’Agenzia delle Entrate 1° giugno 2016, n. 26 (cap. I, Parte I, § 2) occorre che alla data di riferimento la qualifica di socio sia provata con titoli idonei aventi data certa (la verifica può essere fatta con la visura camerale).

Vogliono procedere all’assegnazione agevolata di un D/7 (immobile strumentale per natura).

Il valore scelto per l’assegnazione è il valore catastale:

 

Le scadenze saranno le seguenti:

Oltre alla sostitutiva, vanno versate le imposte indirette sul trasferimento immobiliare: