Molti professionisti sono alle prese in questi giorni con la compilazione dell'F24, relativo al versamento della sanzione da 200 euro per aderire alla definizione agevolata delle irregolarità formali, introdotta dall’art. 1 (commi da 166 a 173 ) della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023).
Le lettere di compliance sul tardivo invio dei corrispettivi o delle fatture elettroniche sono infatti state inviate proprio in questi giorni per stimolare la collaborazione da parte dei contribuenti e indurli al versamento entro fine marzo 2023.
L'avviso con cui viene segnalata la tardiva emissione delle fatture o dei corrispettivi indica il codice atto come dato da inserire nel modello F24. Si legge "si ricordi di riportare nell'F24 il codice atto indicato in questa lettera in alto a sinistra". Ma l'invio del modello con il codice restituisce lo scarto dello stesso.
Con la risoluzione n. 6/E del 2023 è stato istituito il codice tributo per consentire il versamento tramite modello F24 delle somme dovute per fruire di tale istituto agevolato:
Il codice atto non va quindi indicato nel modello F24 dei 200 euro che si andrà a presentare entro il 31 marzo 2023.
Il codice è invece necessario nel caso di adesione al ravvedimento operoso, qualora il contribuente decida di avvalersi di tale istituto in luogo della definizione agevolata delle irregolarità formali.
Questo documento fa parte del FocusTREGUA FISCALE
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