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Accertamento e riscossione

Stralcio delle cartelle al 100% anche per i Comuni

3 Febbraio 2023
Stralcio delle cartelle al 100% anche per i Comuni

Cambia volto lo stralcio delle cartelle, ossia dei singoli debiti fino a mille euro, disciplinato dai commi 222-230 della Legge n. 197/2022, Legge di Bilancio 2023. La novità è contenuta in un emendamento al D.L. n. 198/2022, Decreto “Milleproroghe”, in discussione al Senato e riguarda i Comuni gli altri enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

A oggi, la norma citata prevede che per gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali:

  • lo “Stralcio” riguarda esclusivamente le sanzioni e gli interessi, compresi gli interessi di mora. Il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle restano interamente dovuti;
  • per quanto riguarda le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative (diverse dalle sanzioni irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), lo “Stralcio” si applica limitatamente agli interessi, comunque denominati, e non annulla le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

La Legge prevede, inoltre, che gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, potevano stabilire di non applicare lo “Stralcio” (c.d. annullamento parziale) e, quindi, di evitare l’annullamento automatico previsto, adottando uno specifico provvedimento e comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.

Sono molti i Comuni che hanno deciso di non aderire allo stralcio, seppur parziale.

Detto ciò, con un emendamento al D.L. n. 198/2022, Decreto “Milleproroghe”, in discussione al Senato, il Governo cerca di allargare la portata dello stralcio prevedendo, entro il 31 marzo 2023, non più il 31 gennaio, la possibilità di:

  1. non aderire allo stralcio parziale con apposita delibera;
  2. aderire allo stralcio parziale senza alcuna delibera;
  3. adottare apposita delibera per applicare lo stralcio totale.

In tale ultimo caso, anche per multe, tributi locali, ecc., il contribuente non dovrà versare nulla; l’annullamento avverrebbe alla data del 30 aprile 2023.

Infine, con uno specifico emendamento si propone la rottamazione delle ingiunzioni fiscali, come già avvenuto in precedenza.

Questo documento fa parte del FocusTREGUA FISCALE