Cambia volto lo stralcio delle cartelle, ossia dei singoli debiti fino a mille euro, disciplinato dai commi 222-230 della Legge n. 197/2022, Legge di Bilancio 2023. La novità è contenuta in un emendamento al D.L. n. 198/2022, Decreto “Milleproroghe”, in discussione al Senato e riguarda i Comuni gli altri enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.
A oggi, la norma citata prevede che per gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali:
La Legge prevede, inoltre, che gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, potevano stabilire di non applicare lo “Stralcio” (c.d. annullamento parziale) e, quindi, di evitare l’annullamento automatico previsto, adottando uno specifico provvedimento e comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.
Sono molti i Comuni che hanno deciso di non aderire allo stralcio, seppur parziale.
Detto ciò, con un emendamento al D.L. n. 198/2022, Decreto “Milleproroghe”, in discussione al Senato, il Governo cerca di allargare la portata dello stralcio prevedendo, entro il 31 marzo 2023, non più il 31 gennaio, la possibilità di:
In tale ultimo caso, anche per multe, tributi locali, ecc., il contribuente non dovrà versare nulla; l’annullamento avverrebbe alla data del 30 aprile 2023.
Infine, con uno specifico emendamento si propone la rottamazione delle ingiunzioni fiscali, come già avvenuto in precedenza.
Questo documento fa parte del FocusTREGUA FISCALE
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati