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Errori formali sulle asseverazioni: nota ENEA chiarisce che è sufficiente la dichiarazione

3 Febbraio 2023
Errori formali sulle asseverazioni: nota ENEA chiarisce che è sufficiente la dichiarazione

Non va inviata la Pec all’Enea per i piccoli errori formali nelle asseverazioni relative al superbonus 110%, ma è sufficiente preparare una dichiarazione di atto notorio, da trasmettere al beneficiario della detrazione e da conservare in caso di controlli futuri.

Con una nota pubblicata sul portale ENEA, viene chiarito il corretto comportamento da adottare qualora si fossero commessi degli errori nell’indicazione:

  • dell’immobile sul quale si interviene, ad esempio scrivendo in modo scorretto il nome della strada o sbagliando il numero civico;
  • i casi di refusi nell’indicazione delle particelle catastali relative all’immobile oggetto del lavoro di ristrutturazione;
  • i refusi nell’indicazione del nome o del cognome del beneficiario, purché sia invece corretta la trascrizione del codice fiscale del beneficiario (che invece è fondamentale).

Tutti questi elementi non incidono sulla sostanza dell’asseverazione, che invece è quella relativa:

  • ai contenuti tecnici
  • e a quelli economici.

Facendo qualche esempio, i valori di trasmittanza di una parete verticale sono essenziali per accedere alla detrazione, perché devono essere allineati a quanto stabilito dal Decreto Requisiti. 

Molti tecnici inviano via PEC all’Agenzia correzioni relative ad asseverazioni trasmesse. Una procedura che per Enea non è ammissibile: «Comunichiamo che non è possibile correggere o integrare con messaggi via Pec le asseverazioni già trasmesse. A nulla valgono le Pec inviate con questa finalità, le quali non avranno risposta». Ogni informazione che «si ritenga necessario portare a conoscenza dell’Enea, in aggiunta a quanto già previsto nel modello ministeriale di asseverazione, dev’essere contenuta nel campo dedicato alle note nella stessa asseverazione». Correzioni e integrazioni dell’asseverazione sono competenza del tecnico, che ha a disposizione il portale Enea e non può delegare all’Agenzia la revisione dei documenti.

In caso di errori sostanziali, il tecnico «può annullare il protocollo, apportare le modifiche del caso ed eseguire una nuova trasmissione».

Discorso diverso per i piccoli errori formali. «Qualora l’asseveratore ritenga che per correzioni di piccola entità, che comunque non devono riguardare le somme dichiarate, sia sufficiente redigere una dichiarazione sostitutiva d’atto di notorietà, si ribadisce che tale dichiarazione non va trasmessa all’Enea». 

Anche in questi casi, comunque, sarà sempre possibile annullare l’asseverazione (a meno che non sia stata già creata un’asseverazione per il Sal successivo), con il tasto “Annulla protocollo”, cancellando così il codice ASID già generato

Questo documento fa parte del FocusSUPERBONUS 2023