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Imposta di soggiorno: novità apportate dalla Manovra 2023

2 Gennaio 2023
Imposta di soggiorno: novità apportate dalla Manovra 2023

La Manovra 2023 all’art. 1, comma 787, apporta delle modifiche alla disciplina dell’imposta di soggiorno; si tratta della norma che consente ai comuni capoluogo di provincia a forte vocazione turistica, ossia con presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti, di applicare il tributo fino all’importo di 10 euro per notte di soggiorno (art. 4, comma 1-bis, D.Lgs. n. 23/2011).

Fino a oggi, era previsto che tali comuni fossero individuati con decreto Mibact; ora, invece, si specifica che occorre fare riferimento ai dati pubblicati dall’Istat sulle presenze medie registrate nel triennio precedente e che, per il triennio 2023-2025, va considerata la media delle presenze del triennio 2017-2019.

Norma

Descrizione

Decorrenza

art. 4, comma 1-bis, D.Lgs. n. 23/2011

  • i comuni vengono individuati con decreto Mibact

Fino al 31 dicembre 2022

  • È necessario fare riferimento ai dati pubblicati dall’Istat sulle presenze medie registrate nel triennio precedente
  • per il triennio 2023-2025, va considerata la media delle presenze del triennio 2017-2019

 

Dall'1 gennaio 2023

Di fatto, il provvedimento autorizza l’incremento solo a Rimini, Venezia, Verbania, Firenze e Pisa.

Questo documento fa parte del FocusMANOVRA 2023