Il Consiglio dei Ministri, nella notte, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
Si segnalano diverse novità normative:
"La legge di bilancio sarà coraggiosa". Questo l'aggettivo usato dal Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.
Stamattina, alle 10, è prevista la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, per presentare le novità che verranno introdotte con la prima manovra del governo Meloni. Queste le principali misure sul tavolo:
PRINCIPALI MISURE FISCALI |
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REGIME FORFETTARIO
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Innalzata la soglia per l’accesso al regime forfettario: che passa da 65.000 euro a 85.000 euro, indipendentemente dall’attività esercitata. Il nuovo limite di ricavi/compensi, che va ragguagliato in caso di attività iniziata in corso di anno, deve essere verificato rispetto all’anno precedente all’applicazione del regime forfetario; ad esempio, il contribuente che nel 2022 ha sforato la vecchia soglia di 65.000 euro ma non la nuova di 85.000 euro, può permanere nel regime forfetario. Per la verifica del limite, va considerato il regime contabile applicato nell’anno di riferimento: chi ha operato in contabilità ordinaria deve calcolare l’ammontare dei ricavi conseguiti con il principio di competenza, chi ha applicato il regime semplificato con il regime di cassa. I diritti d’autore concorrono al limite di 85.000 euro solo se correlati con l’attività di lavoro autonomo svolta. Quando il contribuente esercita più attività, con codici Ateco differenti, si considera la somma dei ricavi e compensi relativi alle diverse attività. Perciò: se si esercitano contestualmente un’attività di lavoro autonomo e una d’impresa, si assume la somma dei ricavi/compensi relativi a entrambe; se si esercita un’attività agricola rientrante nei limiti dell’art. 32 del TUIR e una o più attività commerciali a essa connesse, si considerano solo i ricavi delle attività commerciali. L’aumento della soglia di fatturato è soggetto a un’autorizzazione comunitaria che il Governo conta di definire in tempi brevi dopo aver avviato le pratiche nelle scorse settimane. Sempre per le regole comunitarie è rimandato l'incremento a 100.000 euro a partire dal 2025. Per chi supera tale limite, è previsto il ritorno immediato in corso d’anno al regime ordinario, sia in termini di aliquota (Irpef progressiva, addizionali, Irap e Iva) sia per gli obblighi adempimentali e fatturazione. Nessuna tassa piatta incrementale per i lavoratori dipendenti. Per i lavoratori autonomi che non aderiscono al forfait perché giudicano più conveniente il regime ordinario, spetta una flat tax incrementale, che però sarà limitata ai redditi fino a 40.000 euro all’anno che registrano un aumento superiore al 5%. Il confronto andrà fatto fra il reddito 2022 e il maggiore dei tre anni precedenti. |
RAZIONALIZZAZIONE BONUS EDILI |
È attesa nel Decreto fiscale collegato: seguirebbe la stretta sul superbonus inserita nel D.L. Aiuti-quater . |
RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ONERI DETRAIBILI |
Si rivede il décalage che ora riduce il valore di alcuni sconti fiscali al crescere del reddito. Un abbassamento delle soglie che farebbe scattare le riduzioni a partire da 60.000 euro per arrivare all'azzeramento a 120.000 euro. |
TREGUA |
Cancellazione per le cartelle fino al 2015, al di sotto dei 1.000 euro e riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre. Pare accantonata l'ipotesi della 'voluntary disclosure' sui capitali all'estero. |
CARO-BOLLETTE |
Un "mix di aiuti" per coprire i primi tre mesi del 2023. Conferma per bonus sociale e crediti di imposta, con aliquote più vantaggiose per le piccole attività (dal 30% al 35%) e le imprese (dal 40% al 45%). |
RIAPERTURA DELLA RIVALUTAZIONE DI PARTECIPAZIONI E TERRENI |
La finestra per aderire a quella sui beni detenuti al 1° gennaio 2022 si è chiusa. Il 15 novembre è stato l’ultimo giorno per asseverare la perizia e versare la 1° (o unica) rata dell’imposta sostitutiva al 14%. Nell’ambito della manovra si ripropone la misura per partecipazioni e terreni detenuti al 1° gennaio 2023. |
FISCALITÀ INTERNAZIONALE |
Possibilità di far emergere gli utili prodotti da partecipazioni all’estero e attualmente immobilizzati in riserve. Un’aliquota del 9% per chi affranca gli utili lasciandoli accantonati oltre confine, mentre per chi punta a farli rientrare in Italia l’aliquota dell’imposta sostitutiva si ferma al 6%. Per chi riporta in Italia gli utili maturati all’estero ci sarà anche l’ulteriore agevolazione dell’Aiuto alla crescita economica (Ace). |
SCONTO SUI CARBURANTI |
Dal 1° dicembre 2022 si riduce, quasi dimezzandosi: da uno sconto al distributore di 30,5 a 18,3 centesimi. |
TETTO AL CONTANTE |
Dal 1° gennaio 2023 aumenta a 5.000 euro |
IVA AL 5% PER PRODOTTI INFANZIA E ASSORBENTI |
Secondo quanto si apprende, è prevista la riduzione al 5% dell'Iva sui prodotti di prima necessità per l'infanzia (come pannolini, biberon, omogeneizzati, attualmente al 22%) e sugli assorbenti (attualmente al 10%). |
PLUSVALENZE DA CRIPTO-ATTIVITÀ |
Finora per prassi l'Agenzia delle entrate ha equiparato le valute virtuali a quelle estere, assoggettando le conversioni all'imposta del 26%. Si va verso un quadro normativo con una specifica definizione. |
PLASTIC E SUGAR TAX |
Nuovo rinvio dell'entrata in vigore dell'imposta sul consumo di plastica monouso e di quella sulle bevande zuccherate. |
LOTTERIA DEGLI SCONTRINI ISTANTANEA |
Arrivano incentivi per l'adeguamento di pos e casse per la lotteria degli scontrini, trasformata dal dl Pnrr di giugno in un gioco a premi istantaneo. |
SOCIAL CARD |
Estensione a chi ha un reddito inferiore a una soglia attorno ai 20 mila euro della Social card per i meno abbienti: è una delle novità che potrebbero entrare in manovra, come emerge mentre è in corso il Consiglio dei ministri. Secondo fonti di maggioranza, la carta per gli acquisti per i beni di prima necessità, che oggi è concessa a over 65 e bimbi sotto i tre anni con particolari requisiti (i titolari sono i genitori) sarebbe cumulabile con la pensione minima e, come già avviene, sarà distribuita dai Comuni. |
SOSTEGNI ALLA FAMIGLIA |
Aumenta l'assegno unico familiare (la proposta è di raddoppiare da 100 a 200 euro la maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli) ed è previsto un intervento sui congedi familiari. |
AIUTI ALLE MARCHE
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Stanziati 200 milioni di euro per la regione colpita dall'alluvione di settembre. Altri 200 milioni sono autorizzati con un decreto atteso in Consiglio dei ministri. |
PONTE SULLO STRETTO |
Riattivata la Stretto di Messina S.p.A., in liquidazione da nove anni, nata nel 1981 per la realizzazione del Ponte fra Sicilia e Calabria. |
MISURA PER FERMARE AUMENTI DI MULTE STRADALI |
Nella manovra potrebbe entrare una norma per bloccare l'automatismo previsto dal Codice della strada che da gennaio 2023 farebbe scattare un aggiornamento al rialzo degli importi delle multe stradali. |
TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI |
Gli extraprofitti si misurano sugli utili, e l'attuale aliquota al 25% viene innalzata al 30-33%. |
MISURE IN TEMA DI LAVORO |
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PENSIONI A QUOTA 103 |
Addio alla Legge Fornero, la soluzione 'ponte' per il 2023 è una quota 41 con il paletto di 62 anni. Nel prossimo anno il governo conta di realizzare un riforma organica. Probabile aumento delle pensioni minime. |
INCENTIVI PER CHI ASSUME UNDER36 E PERCETTORI DI RDC |
Decontribuzione fino ad un massimo di 6.000 euro per le aziende che intendono assumere, a tempo indeterminato, giovani under 36 con già un contratto a tempo determinato. Lo sgravio si applica anche per i percettori del reddito di cittadinanza. |
STRETTA AL REDDITO DI CITTADINANZA |
Uscita soft per i cosiddetti occupabili: 12 mesi, che però potrebbero essere ridotti a 8, di 'cuscinetto' per l'inserimento nel mondo del lavoro, accompagnati da corsi di formazione obbligatori. Dal 2024 il sussidio sarà solo per gli abili al lavoro. Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c'è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a 8 mesi. |
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