Per i contribuenti assoggettati agli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale), compresi i forfetari, slitta dal 30 giugno al 20 luglio il termine entro il quale dovranno essere versati – senza corresponsione di interessi - il saldo 2020 e il primo acconto 2021 ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva: lo ha reso noto ieri sera il Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Comunicato Stampa n. 133 . Seguirà un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La proroga – si legge nel documento del Mef – è stata disposta per “tener conto dell’impatto che l’emergenza Covid-19 ha avuto anche quest’anno sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e dei loro intermediari”.
Con tutta probabilità il citato D.P.C.M. estenderà la proroga – analogamente a quanto disposto lo scorso anno – anche ai contribuenti “minimi”, rientranti nel regime D.L. n. 98/2011, nonché ai soggetti nei confronti dei quali operano cause di esclusione o di inapplicabilità degli ISA e a coloro che dichiarano redditi per trasparenza, ai sensi dell’art. 5 del Tuir.
Per quanto riguarda i tributi interessati dalla proroga, come lo scorso anno lo slittamento del termine dovrebbe applicarsi ad Irpef, Ires, addizionali, imposte sostitutive e cedolare secca sulle locazioni.
Questo documento fa parte del FocusCoronavirus
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